Coronavirus, Ricciardi: “Le prossime due settimane sono decisive. La primavera e le temperature più miti possono aiutare”

Ricciardi: "Le prossime due settimane sono decisive. Vedremo se siamo riusciti, in Italia e nel mondo, a contenere il virus"
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L’Italia ha una debolezza: il sistema” sanitario “è frammentato, è in mano alle Regioni e lo Stato ha solo ruoli limitati. In tempi normali questo è anche accettabile ma in tempi di epidemia come questo può avere effetti letali, perché in certi frangenti va adottata una linea unitaria, che faccia prendere misure proporzionate. E invece spiccano casi di inadeguatezza decisionale. Penso alle Marche, che chiudono le scuole per un caso in una regione vicina. In generale, un altro errore è la deroga a evidenze e protocolli. Così si allarmano le persone“: lo ha affermato il consigliere per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali sul Coronavirus, Walter Ricciardi, che, su Repubblica e Corriere, rassicura: “Conterremo il virus“.
Ricciardi sottolina l’errore di troppi tamponi fatti anche a chi non aveva sintomi, perché “quando hai davanti un cluster di casi devi usare l’epidemiologia di campo, che è una sofisticata tecnica investigativa. Ci sono pochi esperti in Italia, non in ogni Regione. All’Istituto superiore di sanità avevamo una grande scuola per questo tipo di professionisti. In un Paese serio queste competenze non si tagliano. E invece gli epidemiologi e i medici di sanità pubblica negli anni passati sono stati decimati. Per forza poi non si trova il paziente zero, non abbiamo gli investigatori adatti a cercarlo“.
Le procedure del ministero sono state corrette, hanno cercato di fare tutto al meglio ma come ho detto i problemi di competenza in materia sanitaria sono stati un ostacolo“.
Le prossime due settimane sono decisive. Vedremo se siamo riusciti, in Italia e nel mondo, a contenere il virus. Se i cittadini vedranno i casi decrescere o non aumentare più con lo stesso ritmo dei giorni scorsi potranno essere sollevati“.
I casi verificati sono circa 190, confermati dall’Istituto superiore di sanità che ha il compito di validare l’eventuale positività dei test condotti nei laboratori locali. Quindi meno dei 424 casi dichiarati che invece includono quelli in attesa di conferma. Il risultato delle positività è stato anticipato dalle Regioni, il Veneto ma anche la Liguria, prima della risposta definitiva, e il ministero della Salute per obbligo di trasparenza si è trovato nelle condizioni di comunicare all’Oms queste informazioni“. “Se verranno applicate tutte le misure indicate nelle ordinanze ministeriali dovremmo andare verso una fase di contenimento. Io ho sperimentato da tecnico epidemie, alcuni colleghi stranieri ne hanno viste passare nove. E tutte hanno avuto le stesse caratteristiche. Se gli interventi funzionano vengono infine circoscritte per evitare che diventino pandemie. Lo capiremo la prossima settimana a che punto siamo. Sono ottimista, ci riusciremo, come in Cina dove il problema è stato ben più drammatico. La primavera e le temperature più miti possono aiutare“.

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