Eccezionale scoperta nel Parco archeologico del Colosseo a Roma: un sarcofago all’interno di un ambiente sotterraneo

Scoperta nel Parco archeologico del Colosseo a Roma: "E' un luogo importante che non era stato interpretato e di cui si era persa la memoria"
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Sono stati presentato oggi i risultati dell’eccezionale scoperta nel Parco archeologico del Colosseo a Roma dove, in occasione dei lavori di restauro del complesso della Curia-Comizio, è riemerso un ambiente sotterraneo con all’interno una cassa in tufo di circa m 1,40 di lunghezza, associato ad un elemento circolare, probabilmente un altare. La cassa è stata scavata nel tufo del Campidoglio e dovrebbe risalire al VI sec. a.C.
Lo scavo archeologico riprenderà alla fine di aprile e promette ancora interessanti novità“, ha spiegato il direttore del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo. “Il sarcofago risulta evidentemente preservato per il suo stesso significato simbolico dalla sovrastante Curia e coincide con quello che le fonti tramandano essere il punto dietro i ‘Rostra repubblicani’ dove si colloca il luogo stesso della sepoltura di Romolo secondo la lettura di un passo di Varrone da parte degli Scoliasti di Orazio, Epod. XVI“.

La scoperta arriva a circa un anno dall’avvio degli studi sulla documentazione prodotta da Giacomo Boni all’inizio del ‘900, che aveva consentito di ipotizzare la presenza nel Foro Romano, a pochi metri dal Lapis Niger, la pietra nera indicata come luogo funesto perché correlato alla morte di Romolo o di Faustolo, padre di Romolo e Remo, o di Osto Ostilio e dal Comizio, di una tomba vuota dedicata al fondatore della città di Roma.
L’area – spiega l’equipe del Parco archeologico – è ubicata al di sotto della scalinata di accesso alla Curia, realizzata negli anni ’30 del secolo scorso da Alfonso Bartoli, risulta evidentemente preservata per il suo stesso significato simbolico dalla sovrastante Curia. Non è un un caso che in asse con l’ambiente sotterraneo si trovi il Lapis Niger, la pietra nera indicata come luogo funesto perché correlato alla morte di Romolo.

E’ un luogo della memoria dove si celebrava il culto di Romolo, un cenotaffio“, un monumento sepolcrale privo dei resti mortali della persona in onore della quale è stato eretto, ha spiegato Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo. “Non è la tomba, anche perché alcune fonti dicono che Romolo venne ucciso e fatto a pezzi, mentre altre fonti dicono che assurse in cielo come dio Quirino. Quindi è impossibile che si tratti della tomba di Romolo“.
E’ un luogo importante che non era stato interpretato e di cui si era persa la memoria. Noi metteremo a disposizione degli studiosi tutti i dati. E’ stata un’emozione ritrovare questo luogo dopo 120 anni“.

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