Kirk Douglas è morto ieri a 103 anni: la storia di un uomo che ha sconfitto un ictus vincendo l’Oscar [GALLERY]

"Papà, ti amo così tanto e sono così orgoglioso di essere tuo figlio": così Michael Douglas ricorda il padre Kirk morto ieri
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È con tremenda tristezza che io e i miei fratelli annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciato oggi all’età di 103 anni. Per il mondo era una leggenda, un attore dell’età d’oro del cinema, che ha vissuto bene i suoi anni d’oro, un uomo che amava l’umanità e il cui l’impegno per la giustizia e le cause in cui ha creduto hanno creato uno standard a cui tutti aspiriamo“. Così Michael Douglas in un post sulla propria pagina Facebook, annunciando la morte del padre Kirk, sopraggiunta ieri. L’attore, che aveva avuto un ictus avuto nel 1996, non fu in grado di parlare per diverso tempo, ma grazie alla sua proverbiale tenacia e a mesi di terapia riabilitativa si ristabilì e torno a fare l’attore, vincendo anche un Oscar.

Issur Danielovitch, questo il vero nome di Kirk, era l’unico maschio di sette figli di emigrati ebrei bielorussi. I suoi oltre 50 anni di carriera restano nella memoria degli amanti del cinema, e non solo. Il suo esordio nel cinema dopo l’apprendistato a Broadway si deve a Lauren Bacall, moglie di Bogart. In quasi tutti i film in cui è stato protagonista il suo ruolo era quello del ‘duro’. Restano memorabili ‘Spartacus’, ‘Orizzonti di Gloria’, ‘Il bello e il brutto’.

Per me, i miei fratelli Joel e Peter era semplicemente papà, per Catherine, un meraviglioso suocero, per i suoi nipoti e pronipote, il loro nonno amorevole, e per sua moglie Anne, un marito meraviglioso – scrive ancora il figlio Michael -. La vita di Kirk è stata ben vissuta, e lascia un’eredità nel cinema che durerà per le generazioni a venire: la sua è la storia di un famoso filantropo che ha lavorato per aiutare e portare pace sul pianeta. Vorrei concludere con le parole che gli ho detto durante il suo ultimo compleanno e che rimarranno sempre vere: Papà, ti amo così tanto e sono così orgoglioso di essere tuo figlio”.

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