Previsioni Meteo a lungo termine, nuova breve ondata di freddo a San Valentino? L’ultima ipotesi dei modelli

Previsioni meteo: flusso zonale piuttosto spinto nei prossimi giorni, ma i modelli ipotizzano uno strappo subpolare verso metà mese. Vediamo le possibili conseguenze
MeteoWeb

Previsioni Meteo – E’ da un paio di giorni circa che i maggiori modelli matematici mondiali stanno  proponendo, nelle loro simulazioni, uno strappo subpolare verso il Mediterraneo centrale e l’Italia sul finire della settimana prossima, strappo che porterebbe per 48/60 ore circa un’altra fase di tipo invernale. L’ ipotesi,  peraltro già considerata qualche giorno fa, contemplerebbe l’azione di un nucleo di aria fredda subpolare che dal Nord Atlantico si porterebbe via via verso il Mare del Nord e da lì, poi, tenterebbe un’incursione meridiana fin sui settori centrali del Mediterraneo. Un’azione un po’ ambiziosa da parte del nucleo subpolare, stante un flusso zonale abbastanza teso e un’Alta pressione subtropicale a fare buona guardia del settore mediterraneo. 

Tuttavia, un veloce trasferimento di vorticità positive dal settore islandese al Mare del Nord, potrebbe effettivamente stuzzicare l’alta pressione a protrarsi temporaneamente verso il Nord Atlantico, dato lo svuotamento dell’attività ciclonica su quelle aree, lasciando un margine scoperto proprio in direzione dell’Italia e del Mediterraneo centrale.

Insomma, una manovra un po’ al limite, diremmo anche poco probabile, stando allo schema generale della circolazione, il cui compimento comporterebbe una buona dose di coincidenze fortuite ma che, lo ribadiamo, è vista nelle simulazioni dai maggiori centro di calcoli e già da qualche Run, per cui non si può fare a meno di evidenziarla. Se riuscisse ad andare in porto, l’ipotesi  barica che ne deriverebbe, sarebbe del tipo espresso sia nell’immagine in evidenza, elaborata dal centro di calcolo europeo ECMWF, sia nella seconda immagine, elaborata dal centro di calcolo americano GFS. Tutto sommato punti di vista abbastanza simili e, proprio la univocità di vedute, sarebbe un elemento rinforzante l’ipotesi che la barica simulata si possa verificare.  

In termini di affetti sul tempo, si potrebbe avere, per 48-60 ore circa, un peggioramento generale delle condizioni atmosferiche, più veloce al Nord con piogge e nevicate fino a quote basse, specie su Alpi, peggioramento un po’ più insistente sulle regioni centro-meridionali, specie adriatiche, appenniniche e sul Sud Italia, ugualmente con piogge diffuse e nevicate a quote collinari.

La redazione di MeteoWeb vaglierà quotidianamente questa ipotesi di azione barica di tipo nuovamente invernale prevista verso metà mese,  eventualmente confermandola o smentendola sulla base di dati via via più freschi.

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