Previsioni Meteo – Volgiamo lo sguardo in avanti, nel corso stagionale, con l’intenzione di inquadrare quando potrebbero concretizzarsi altre configurazioni bariche predisponenti una circolazione invernale per l’Italia e il Mediterraneo centrale. Per questo scopo, naturalmente, ci siamo avvalsi dei dati provenienti dal Centro di calcolo europeo ECMWF e riferiti ai maggiori indici teleconnettivi, in primis indici AO, NAO e PNA, ma anche del vaglio della MJO, sulle prospettive di convenzione oceanica, nonchè delle indicazioni in riferimento all’indice ITCZ, monitorante il fronte subtropicale. A ciò, naturalmente, abbiamo aggiunto una indagine sulla sezione medio-alta atmosferica, in Stratosfera.
Partendo proprio da quest’ultima sezione, abbiamo riscontrato conferme, su quanto dicevamo un po’ di giorni fa, ossia ripetuti rinvigorimenti dei venti zonali, anche con spinte piuttosto importanti per la fase stagionale, quasi sin verso i 60 metri al secondo.
Nel contempo si registra un apprezzabile nuovo raffreddamento in tutta la Stratosfera, oltre che alla quota di 10 hpa, ancora più apprezzabile a 30 hpa. Tutti fattori, questi, della sezione medio-alta atmosferica, decisamente contro l’inverno, predisponenti un Vortice Polare chiuso e compatto, poco incline a mostrare ondulazioni verso le medie e basse latitudini.
Naturalmente, tutto il quadro descrittivo si mostra anch’ esso predisponente per questa chiusura del Vortice polare. Indici AO e NAO alle stelle, in termini di picchi positivi, più o meno nei prossimi 15 giorni; index PNA, in sensibile calo, quindi un gradiente termico-barico pacifico scarso, tra le alte e medie latitudini, con la conseguenza di ulteriore incentivazione, per effetto feedback, dell’onda dinamica positiva atlantica in senso zonale. Da tutti questi riscontri, la medesima onda atlantica si prospetta piuttosto remissiva in termini di intrusività verso le latitudini subpolari e ciò almeno fino al 20/22 febbraio.
Fino a qualche giorno fa diversi modelli, compreso quello europeo ECMWF, ipotizzavano la possibilità di medie ondulazioni meridiane del flusso perturbato Nordatlantico, a causa di un possibile suo trasferimento di vorticità positive verso il Nord Europa e rischio di qualche strappo più instabile e relativamente freddo anche per l’Italia. Ma, secondo le dinamiche ultime esaminate e sopra esposte, potrebbe essere decisamente inibita questa manovra. Quindi, in sintesi, tempo che potrebbe vedere delle alternanze tra stabilità anticiclonica e saltuari inserimenti di flussi moderatamente instabili atlantici responsabili solo di qualche pioggia ogni tanto da Nord al Sud sull’Italia. Per il resto riteniamo non si ci siano spazi per manovre particolarmente incisive in termini di instabilità, ancorché in termini di freddo, almeno fino al 20/25 febbraio.
Per le fasi successive, invece, c’è qualche riscontro per un improvviso calo degli indici AO e NAO, verso la media o talora anche un po’ negativi, nel contempo riscontri per una progressiva neutralizzazione del PNA. La fase in cui dovrebbero compiersi queste manovre dei più importanti indici descrittivi, sarebbe tra l’ultima settimana di Febbraio e i primi di Marzo. Considerato anche una convenzione indonesiana che, per il medesimo periodo potrebbe avere dei risvolti in fase 6, riteniamo che tra fine febbraio e la prima decade di marzo, possano effettivamente compiersi delle azioni meridiane da parte dell’onda dinamica atlantica a disturbo del Vortice Polare.
Dallo schema nell’ultima immagine, abbiamo evidenziato come appunto due picchi di possibile maggiore intrusività possano palesarsi nel corso dell’ultima settimana di febbraio e, in maniera ancora più incisiva, dall’1 al 6/7 marzo. Allo stato attuale delle indagini, proprio la fase tra fine mese e la prima decade di marzo, potrebbe essere quella più predisponente nuove azioni artiche o artiche-continentali verso il Mediterraneo centrale e verso l’talia, azioni del tipo rappresentato nell’immagine in evidenza. Probabilmente, poi, potrebbero esserci altre opportunità di azioni fredde nel corso di marzo, in particolare verso metà mese, come mostra l’ultimo picco nel grafico. Insomma, poche o nulle le occasioni per inverno fino al 23-24 febbraio, poi potrebbe concretizzarsi via via un riscatto tardivo del Generale.
La redazione di MeteoWeb aggiornerà periodicamente la tendenza stagionale sulla base di dati teleconnettivi via via acquisiti.