Previsioni Meteo – Non sembrano avere fine, in questo inverno, la forza e la persistenza del flusso subtropicale e la sua attitudine a spingersi, talora anche con veemenza, alle latitudini auropee. Ha buon gioco, quest’anno, la figura anticiclonica stabilizzante verso il vecchio continente essendo impostato, l’asse del Vortice Polare, con prevalenza verso il continente americano, nelle sue fasi di maggiore ellitticità o, in alternativa, con assetto più compatto in sede polare. Insomma, salvo temporanei strappi sotto forma di brevi e veloci ondulazioni, un inverno, sino a ora, nettamente egemonizzato dalla figura di alta pressione. Per di più, non si vede via d’uscita, perlomeno significativa, nel corso dei prossimi 15 giorni.
Salvo un altro strappo nordatlantico possibile per qualche breve fase intorno a metà mese, con un paio di giorni di tempo più instabile e magari anche un po’ più freddo, subito, a ruota, dal 16 del mese e per circa 4/5 giorni a seguire, ma probabilmente anche oltre, le simulazioni ultime ipotizzano una ripresa anche impetuosa del campo di alta pressione. I dati sarebbero molto predisponenti nelle sezioni un po’ più alte atmosferiche, specie in Stratosfera, ove torna a vedersi un apprezzabile aumento dei venti zonali, diremmo anche sostenuto aumento, concretizzandosi probabilmente il secondo picco stagionale dopo quello accorso verso metà del mese di gennaio. Di pari passo, si assisterebbe anche a un nuovo apprezzabile raffreddamento di tutta la colonna stratosferica.
Insomma condizioni per compattezza esasperata del Vortice Polare a tutte le quote, abbastanza in assetto con la Calotta Polare e, semmai, con qualche flebile profilo ellittico non certo favorevole ai meridiani europei. Prospettive termodinamiche e in tutte le sezioni atmosferiche decisamente contrarie a movimenti instabili, per la fase di riferimento, e ancor più contrarie a movimenti freddi invernali. Tutto ciò, perlomeno stando alle prospettive del modello europeo ECMWF. C’è da dire che il modello americano GFS, seppure veda anch’esso un contesto mediamente zonale a componente anticiclonica più o meno per la stessa fase, mostra parametri meno esasperati che, quanto meno, potrebbero far presagire una minore durata dell’alta pressione e anche una sua minore performance strutturale.
Infine, aggiungiamo anche un ipotetico quadro termico in termini di anomalia, qualora le prospettive di anticiclone dichiarato, secondo le simulazioni del modello europeo, dovessero effettivamente realizzarsi. E’ bene evidente dall’ultima immagine, come anomalie positive riguarderebbero tutto il territorio italiano. Eccessi, tuttavia, più contenuti sulle estreme regioni meridionali, via via crescenti verso Nord. Si andrebbe da circa +2/+4°C sopra la media al Sud, fino anche a +7/+8°C sopra la media sui settori alpini.
Naturalmente trattandosi di una evoluzione a circa 10 giorni, parliamo di tendenza e non di previsione, poiché le dinamiche ora esaminate potrebbero, da qui a 10 giorni, radicalmente mutare.
La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare costantemente l’evoluzione apportando quotidiani aggiornamenti nelle apposite sezioni del medio lungo periodo.