Previsioni Meteo – Trend inequivocabile dai centri di calcolo! Sono molti giorni, oramai, che i maggiori modelli mondiali disegnano scenari instabili, a tratti perturbati e anche relativamente freddi suol Mediterraneo centrale e per diverse fasi, nel corso della prima decade di marzo, al punto che questa stessa tendenza instabile appare quasi assodata. Via via andrà meglio definito il tipo di peggioramento che, di volta in volta, interesserebbe il Mediterraneo centrale e l’Italia, se più umido atlantico o a componente più meridiana, quindi con nuclei più freddi e anche di tipo invernale. Appare piuttosto probabile che, a questo giro, il peggioramento potrebbe essere anche persistente per diversi giorni, con buona probabilità per tutta la prima decade di Marzo, aprendosi un ampio varco alle correnti oceaniche, mentre l’alta pressione sarebbe costretta alla ritirata verso il territorio nordafricano o, al più, ancora relativamente resistente con qualche promontorio verso l’estremo Est Mediterrane e settore euro-asiatico. Insomma prospettiva di un periodo piovoso che potrebbe in parte compensare la grave siccità che ha colpito il nostro Paese in questa stagione invernale.
Nell’immagine in evidenza, abbiamo posto una barica che potrebbe rappresentare quella media per i primi 10 giorni del nuovo mese. E’ ben evidente un grosso centro depressionario tra il Regno Unito, la Francia settentrionale e la Germania, fucina di perturbazioni, sistematicamente inviate verso il Mediterraneo centro settentrionale e centro-occidentale. Gli impulsi Instabili provenienti dal Regno Unito potrebbero essere diversi, associati a venti forti mediamente occidentali o meridionali e a molte piogge che insisterebbero in modo particolare su tutti i settori Alpini e sulle aree tirreniche e appenniniche centro-meridionali. Questo tipo di circolazione porterebbe piogge frequenti anche sul resto d’Italia, tuttavia meno intense e più irregolari sul medio-basso Adriatico, sui settori ionici, su Est Sardegna e sul Centro-Sud Piemonte.
A questa circolazione media, abbiamo affiancato anche un tipo barico con taglio più meridiano, quindi con possibile azione, in più di qualche fase, di nuclei più freddi subpolari provenienti dal Mare del Nord, Regno Unito e penetranti il Mediterraneo centrale. Questo tipo barico potrebbe essere più frequente dal 4/5 marzo e verso la fine della prima decade. Si tratterebbe di correnti instabili o spesso perturbate nordoccidentali, nel seno delle quali potrebbero scorrere vortici instabili relativamente freddi fin sui settori centrali del Mediterraneo e, quindi, su Centro Sud Italia. Un tipo di circolazione che, oltre alle piogge e ai frequenti rovesci ancora diffusi da Nord a Sud sulla nostra penisola, potrebbe portare più aria fredda in confluenza verso minimi depressionari al suolo sui settori centro-meridionali, responsabili di locali nevicate fino a quote medio basse, oltre che su Alpi, anche in Appennino. Insomma, dal 4 al 5 marzo e verso la fine della prima decade, l’instabilità oltre a persistere, potrebbe acquisire anche peculiarità più tipicamente invernali.
La redazione di MeteoWeb monitorerà costantemente questo trend piovoso e a trattai anche più freddo per l’Italia, con l’avvento del mese di marzo, apportando quotidiani aggiornamenti.