Previsioni Meteo – Non ci sono più dubbi sul peggioramento importante e probabilmente anche abbastanza duraturo con l’avvento del mese di marzo. Abbiamo già ampiamente descritto il tipo di peggioramento che accadrebbe nei primi 4-5 giorni del nuovo mese, essenzialmente umido, atlantico, con flusso perturbato che irromperebbe veementemente sul bacino centrale del Mediterraneo andando a scavare una profonda bassa pressione proprio a ridosso dell’Italia. In particolare, l’azione più decisa della bassa pressione andrebbe compiendosi tra lunedì 2 e martedì 3 marzo, ancora con strascichi di rovesci e piogge, soprattutto sul medio- basso Adriatico e al Sud, nel corso di mercoledì 4.
La barica prospettata, che ormai trova conferme un po’ da parte di tutti i centri di calcolo, dovrebbe essere grosso modo quella prospettata dal modello europeo nell’ultimissima corsa serale, immagine in evidenza, con tagliente cavo d’onda atlantico in affondo sul Mediterraneo centro-occidentale, crollo della pressione al suolo e dei geo-potenziali alle quote medio-alte e formazione di un profondo e stretto minimo depressionario in prossimità del Medio Tirreno, regioni centrali, poi in spostamento verso Sud. Un cavo depressionario che, provenendo dal medio Atlantico, non dai settori settentrionali oceanici, non sarebbe alimentato da aria fredda o perlomeno da aria fredda importante, per cui il peggioramento avrebbe più caratteristiche tardo autunnali che non invernali. Sotto l’aspetto termico, tuttavia, ci riserviamo di apportare maggiori dettagli nei prossimi aggiornamenti, poiché non sarebbe proprio del tutto esclusa l’entrata di qualche isoterma più significativamente fredda, magari all’ultimo minuto, al punto da dare qualche connotato più invernale al sistema.
Per il momento, ci preme evidenziare la forte perturbabilità del sistema, con rischio di pioggia e rovesci importanti su molte regioni. Abbiamo prospettato anche un quadro di massima circa le possibili aree più colpite dalle piogge. Fenomeni interesserebbero naturalmente tutto il Paese, tuttavia i settori centro-orientali del Nord, l’alto Tirreno, quindi la Liguria centro-orientale, la Toscana e poi tutte le aree tirreniche e quelle relative appenniniche centro-meridionali, risulterebbero i più esposti. Sulle aree a scala di colore verde, gli accumuli nei 2-3 giorni di precipitazioni, potrebbero essere mediamente intorno ai 15, 30, 40 mm; accumuli tra 40 e 60 mm sulle aree verde più scure e fino a 100-150 mm sulle aree circoscritte dalla colorazione in rosso. Millimetri inferiori sul resto dei settori con fenomeni evidentemente più irregolari. Circa le nevicate, esse sarebbero possibili fino a quote medio-basse sulle Alpi con buoni accumuli; accumuli consistenti in Appennino, ma a quote più alte, mediamente variabili sul Centro Nord Appennino, tra 1000 e 1400 m o anche più alte sull’Appennino meridionale. Da evidenziare un vento consistente mediamente occidentale o meridionale in gran parte, che si accompagnerebbe all’azione depressionaria, spesso forte con fasi anche tempestose.
I dati evidenziati sono naturalmente approssimativi, per via della distanza temporale dall’evento ancora abbastanza considerevole ma, grossomodo, la distribuzione delle piogge espressa, dovrebbe rappresentare abbastanza coerentemente i settori più esposti al tipo depressionario che si prospetterebbe per l’inizio di marzo.
Naturalmente la redazione di MeteoWeb seguirà costantemente l’evoluzione apportando nuovi e più precisi dettagli nel corso dei quotidiani prossimi aggiornamenti.