Previsioni Meteo – Eravamo rimasti, con i precedenti editoriali nel medio-lungo periodo, circa un possibile movimento di aria in più nel corso della prossima settimana, in coincidenza con l’avvio della seconda decade di febbraio. Movimenti di aria in più rispetto ad una prospettiva più anticiclonica come era nelle simulazioni qualche giorno fa. Via via, però, dalle simulazioni ultime, quelle che sembravano moderate ondulazioni nordatlantiche che avrebbero potuto portare delle nubi compatte sulle Alpi, qui associate anche a locali nevicate in collina, ma fenomeni più irregolari altrove, in un contesto non freddo, si stanno palesando possibili raid più incisivi e anche più freddi di provenienza subpolare.
Un po’ tutti i modelli matematici e, ancora più, in entrambe le missioni odierne, quello europeo ECMWF, mostrano un corposo trasferimento di vorticità positive dal settore Nordatlantico, area Islandese, verso il settore britannico, Mare del Nord e le regioni scandinave, proprio con l’inizio della seconda decade. Un sostanziale trasferimento del baricentro depressionario Islandese, decisamente verso Est. Una imponente massa d’aria instabile, tutta traslata verso i settori subpolari europei la quale, per quanto tenuta alta in latitudine da un flusso zonale piuttosto spiccato, inevitabilmente andrebbe a incidere con ondulazioni più taglienti verso le medie basse latitudini continentali, specie considerando uno stravolgimento di equilibri anche in riferimento a flusso subtropicale, determinato dallo spostamento del baricentro depressionario.
Insomma, l’anticiclone, che già prenderebbe piede verso il fine settimana prossimo, verrebbe in qualche modo spiazzato da una manovra repentina della grande depressione nordatlantica al punto da non riuscirne a contenere l’impeto e concedendole degli strappi proprio in direzione del Mediterraneo centrale. L’alta pressione, infatti, andrebbe con più naturalezza a cercare di conquistare gli spazi nordatlantici o medio atlantici, lasciati liberi dal vortice Islandese, svuotando temporaneamente di vorticità negativa il bacino centrale del Mediterraneo ed esponendolo, insieme al territorio italiano, ad azioni instabili. La conseguenza sul tempo nostrano, sarebbe l’ingresso di nuclei subpolari più freddi probabilmente in un paio di occasioni, dal 11 al 15, nuclei che potrebbe riuscire a disseminare più efficacemente piogge e rovesci da Nord a Sud sulla penisola e magari, nel contempo, dato l’ingresso repentino anche di aria moderatamente più fredda, persino rovesci nevosi in media alta collina, sia sulle Alpi che in Appennino.
Al momento è solo una ipotesi evolutiva perché la distanza temporale è ancora ampia, tuttavia si fa certamente più intrigante la possibile evoluzione per la settimana prossima, in un contesto che, solo qualche giorno fa, sembrava essere nuovamente egemonizzato dall’alta pressione. Meteo Web continuerà a seguire l’evoluzione per la prima parte della seconda decade settimana apportando tutte le novità evolutive nei quotidiani editoriali sul medio-lungo periodo.