Previsioni Meteo Primavera – L’inverno meteorologico è ormai agli sgoccioli e una nuova stagione, la primavera, sta per aprire le sue porte. Cosa ci riserverà?
L’inverno ha rispettato ampiamente quanto previsto nelle previsioni a lungo termine: il Nord Atlantico dominato da una pressione minore, mentre Europa, parti dell’Asia e parti degli USA si sono ritrovate sotto altezze geopotenziali più alte. Lo stesso vale per il Canada, dove la pressione maggiore è stata concentrata sulle parti orientali e quella minore sulle parti occidentali. A livello di temperature, l’inverno è stato più caldo della norma: l’intero settore euroasiatico è stato ben al di sopra della media, così come la maggior parte degli USA continentali. Solo l’Alaska e il Canada occidentale hanno registrato la maggior parte delle temperature sotto la media. Le irruzioni di aria fredda che ci sono state negli USA centrali ed orientali non sono state sufficienti ad alterare la media stagionale, poiché si è trattato di irruzioni di breve durata. A livello globale, spicca anche l’Australia, colpita da un forte caldo, siccità e incendi durante l’estate dell’emisfero australe.
La primavera è una stagione di transizione, in cui si passa dalla circolazione invernale a quella estiva. Questo significa che può esserci molta variazione all’interno della media dei 3 mesi, rendendo questa stagione più difficile da interpretare dai modelli rispetto all’inverno. Ecco le previsioni per la primavera 2020, realizzate da Severe Weather Europe sulla base di 4 modelli internazionali di Europa, USA e Giappone (grafici del Copernicus Climate EU Project, vedi gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo).
Previsioni modello ECMWF
ECMWF prevede un pattern simile a quello dell’inverno, con una pressione più bassa sul polo e nel Nord Atlantico, corrispondente ad un pattern con Oscillazione Artica (AO) e Oscillazione Nord Atlantica (NAO) positive. L’alta pressione prevale sul Pacifico settentrionale, sul Nord Atlantico centrale e sull’Europa. La caratteristica più notevole è proprio l’alta pressione sul Vecchio Continente, che sembra spingersi più a nord. Considerando la dorsale sul Pacifico settentrionale, al di sotto vediamo una zona di altezza geopotenziale neutra, possibile indicazione di un pattern a blocco di Rex. Questo indica un sistema di bassa pressione sul Pacifico orientale, a nord delle Hawaii. Se fosse così, potrebbe supportare la formazione di una dorsale sugli USA occidentali, che potrebbero essere più caldi, mentre i settori centrali potrebbero vedere temperature più vicine alla media o al di sotto.
Per quanto riguarda le temperature, il Nord Atlantico sarà principalmente al di sotto della media a causa di un’attività ciclonica quasi costante che mescola la superficie oceanica, consentendo all’acqua più fredda in profondità di mescolarsi in superficie. La maggior parte dell’Eurasia dovrebbe avere temperature sopra la media, mentre in Nord America, i settori occidentali avranno temperature sopra la media, indicazione della dorsale presente, più una zona di pressione più bassa nel Pacifico orientale. Di conseguenza, vediamo una zona di temperatura neutra sugli USA centrali, che corrisponderebbe alla dorsale sugli USA occidentali, che supporta un flusso settentrionale più freddo. Gli USA orientali e sudorientali, invece, sarebbero più caldi. Il Canada orientale dovrebbe essere nella media poiché c’è la possibilità di un flusso settentrionale dalla ciclogenesi sul settore della Groenlandia.
Per quanto riguarda l’emisfero meridionale, l’Australia settentrionale e l’Africa meridionale spiccano per temperature al di sopra della norma nell’autunno australe.
Analizzando le precipitazioni, per l’Europa, vi è un’indicazione di condizioni più asciutte sui settori meridionali e occidentali, che corrispondono alla pressione più alta della norma. L’Europa continentale si troverebbe con valori di precipitazioni intorno alla norma o al di sotto, quindi non sono previste condizioni di grave siccità, che rimangono comunque una possibilità se l’area di alta pressione sarà persistente. La pressione più bassa nell’Atlantico porta umidità sul Nord Europa, con prevalenti venti occidentali dall’Atlantico. Regno Unito e Irlanda probabilmente avranno un po’ di tregua dalle forti piogge e dalle alluvioni, poiché il principale “treno delle tempeste” si ritira verso nord con la corrente a getto. I settori meridionali e sudorientali degli USA sono sotto precipitazioni più alte della media, che significherebbe pressione più bassa sui settori centrali del continente che favorirebbe un flusso meridionale più umido e più caldo dal Golfo del Messico.
Previsioni UKMO
Il modello GLOSEA-5 del Met Office del Regno Unito continua su una scia simile a quella di ECMWF. Si nota un pattern AO/NAO positive molto simile, con pressione più bassa sul Nord Atlantico e regioni polari e un forte pattern di blocco sul Pacifico settentrionale, anche se non è ben definito circa la pressione più bassa sul Pacifico orientale rispetto ad ECMWF. Mostra la stessa dorsale sull’Europa come il modello europeo. La differenza riguarda il Nord America, con UKMO che tende ad estendere le altezze geopotenziali più basse più ad ovest e a sud sul Canada orientale e sudorientale.
Per quanto riguarda le temperature, emergono ancora anomalie positive sull’Eurasia, a causa di AO/NAO positive e della pressione più bassa al polo. Sugli USA orientali e sul Canada sudorientale, si nota un’anomalia di temperatura neutra, che significa temperature normali, probabilmente collegata alla bassa pressione dall’area del Nord Atlantico e della Groenlandia che si estende sul Canada orientale. Ma primavera significa anche irruzioni di aria fredda, mentre l’inverno si allontana, e secondo UKMO, irruzioni di aria fredda sono probabili in Canada e USA settentrionali e orientali. La pressione più bassa sul Canada orientale favorisce un occasionale flusso settentrionale su queste aree, con effetti sulle temperature.
Per quanto concerne le precipitazioni, UKMO non mostra condizioni più asciutte della norma sull’Europa, ad eccezione dei settori sudorientali. Resta, invece, prevalentemente intorno alla media. Come ECMWF, evidenzia anomalie di precipitazione più a nord, a causa della ritirata della corrente a getto verso nord durante la transizione inverno-estate. Negli USA, mostra precipitazioni sopra la norma sui settori orientali e anche sul Canada sudorientale. I settori sudoccidentali, invece, sono sotto condizioni più asciutte del normale, essendo dominati dalla dorsale.
Previsioni NCEP
NCEP (National Center for Environmental Prediction) utilizza il modello CFSv2 per le sue previsioni a lungo termine. CFS vede una dominante area di bassa pressione sul Nord Atlantico, concentrata sull’area dell’Islanda e della Groenlandia meridionale, che tiene la corrente a getto più a sud rispetto ad ECMWF, per un pattern a NAO positiva ben definito. Con queste anomalie di pressione, non sorprende che CFS abbia probabilmente le previsioni della primavera più calda per l’emisfero settentrionale. Ma questa previsione sembra meno realistica, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione delle anomalie termiche.
Per quanto riguarda le precipitazioni, NCEP presenta indicazioni di condizioni leggermente più asciutte su parti dell’Europa orientale e più umide sull’Europa nordoccidentale e sugli USA orientali e sudorientali.
Previsioni JAMSTEC
JAMSTEC (Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology) utilizza il modello Sintex-F per le sue previsioni a lungo raggio. L’Eurasia, nel complesso, è vista sotto temperature sopra la media, ma il Canada occidentale e gli USA centrali avranno condizioni normali o al di sotto della norma, indicazione dell’alta pressione sul Pacifico settentrionale, come evidenziato d ECMWF e UKMO. Le previsioni delle precipitazioni mostrano Nord Europa e USA orientali più piovosi ed Europa meridionale e USA occidentali più asciutti per un pattern a NAO positiva ben definito, forse più simile a CFS che ad ECMWF.
Sintetizzando, la maggior parte delle previsioni mostra una pressione più bassa sul Nord Atlantico e più alta su Europa e Pacifico settentrionale. Sembra esserci un consenso generale su un caldo sopra la media in primavera sull’Europa, con condizioni neutre o più asciutte, con più probabilità sui settori meridionali, e condizioni di precipitazioni normali sui settori nordoccidentali. In un tipico pattern a NAO positiva in primavera, si prevedono più precipitazioni sulla Scandinavia, poiché i sistemi di tempesta si dirigono più a nord.
Ogni anno, sono probabili irruzioni di aria fredda in primavera sull’Europa continentale, ma le previsioni che abbiamo appena visto riducono la possibilità di irruzioni fredde prolungate, poiché il pattern di circolazione generale non è favorevole. Rimangono comunque possibili finestre per l’arrivo di aria più fredda sul continente, ma al momento non sono previsti lunghi episodi più freddi. Inoltrandoci nella primavera, le temperature di superficie sull’Europa diventeranno leggermente più calde rispetto all’Atlantico, da dove proviene la maggior parte delle perturbazioni. Questo può creare condizioni favorevoli per forti tempeste sull’Europa centrale, principalmente a metà/fine primavera quando aumentano le differenze di temperatura. Nonostante la ritirata della corrente a getto verso nord, solitamente ci sono ancora sistemi di bassa pressione che si spostano sull’Europa nordoccidentale e occidentale.
Mentre ci avviciniamo sempre di più alla primavera, le regioni polari iniziano a scaldarsi, il che mette fine al regno del vortice polare. Può avvenire gradualmente o all’improvviso con un evento di riscaldamento improvviso, chiamato Final Warming. Quando si hanno eventi di riscaldamento durante l’inverno, il vortice polare solitamente si avvia alla primavera in una condizione più debole. Questo significa che il Final Warming è più graduale e non ha grandi impatti sul nostro meteo. Ma se il vortice polare è forte, come quest’anno, il Final Warming può essere brusco e improvviso. Poiché il vortice polare è così forte quest’anno e dovrebbe continuare ancora così, ci sono delle incertezze per quanto riguarda la primavera, con il Final Warming che potrebbe avere un’influenza imprevedibile, condizionando i pattern meteorologici persino alla fine della primavera e all’inizio dell’estate.
Le previsioni qui presentate mostrano un quadro generale e il pattern prevalente nei 3 mesi primaverili. Anche se i modelli fossero super precisi, non significa che le condizioni previste durerebbero per 3 mesi di fila. Questi modelli non suggeriscono come sarà il meteo per tutti e 3 i mesi, ma come potrebbe essere per il 40-60% del tempo.