La sonda OSIRIS-REx ha appena eseguito un flyby molto ravvicinato sull’asteroide Bennu, da soli 250 metri di altezza, sorvolando il sito da cui preleverà campioni, scelto perché caratterizzato da maggior quantità di materiale roccioso fine e di più facile accesso alla sonda.
Durante la manovra erano in funzione tutti gli strumenti scientifici della sonda: tra questi PolyCam, un telescopio da 20 centimetri che acquisisce immagini ad altissima risoluzione, che ha catturato primi piani della superficie del sito prescelto, per poi tornare nella sua orbita.
La prossima manovra (di controllo) è in programma il 15 aprile: OSIRIS-REx sorvolerà il sito dall’altezza di soli 125 metri e scenderà sul sito fino a 50 metri di altezza per poi indietreggiare dall’asteroide. A giugno la sonda si avvicinerà tra i 25 e i 40 metri. Grazie a queste operazioni Osiris-Rex raccoglierà dati, in vista della manovra per raccogliere campioni che è in programma ad agosto 2020, quando la sonda si avvicinerà abbastanza da consentire al suo meccanismo di campionamento di toccare la superficie, sparare una carica di azoto per fare sollevare frammenti di rocce e polvere, e catturarne una parte.
Se tutto andrà come previsto, OSIRIS-REx tornerà sulla Terra e rilascerà la capsula con il campione nell’atmosfera terrestre, che dovrebbe atterrare presso la Utah Testing and Training Range.