Coronavirus, in Cina i test clinici sui vaccini potrebbero iniziare a metà aprile

"Diversi team di ricerca stanno provando diverse tecniche per sviluppare un potenziale vaccino che dovrebbe essere sottoposto a test clinici verso la fine di aprile"
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Passi avanti verso il vaccino per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Alcuni vaccini dovrebbero entrare in studi clinici entro la meta’ aprile, ha dichiarato Ding Xiangyang, vice segretario generale del Consiglio di Stato cinese, durante una conferenza stampa che si e’ svolta oggi a Wuhan, citta’ focolaio dell’epidemia. Ding ha spiegato che scienziati cinesi stanno correndo per compiere scoperte scientifiche e tecnologiche nella prevenzione e nel controllo delle epidemie adottando cinque approcci tecnologici. “Il paese ha adottato metodi di trattamento che combinano la medicina tradizionale cinese e la medicina occidentale per curare la Covid-19, e ha condotto studi clinici su diversi tipi di pazienti, compresi quelli con sintomi lievi dopo lo screening di oltre cinquemila tipi di farmaci. Il trattamento con medicina cinese tradizionale ha prodotto buoni risultati, impedendo ai pazienti con sintomi lievi di ammalarsi gravemente”, ha spiegato Ding.

A partire dal 3 marzo, un totale di 14 tipi di reagenti per i test dell’acido nucleico erano stati resi disponibili. Un vaccino contro il coronavirus e’ stato testato su animali nella provincia orientale dello Zhejiang. Lo ha spiegato il vicesegretario del Dipartimento di scienza e tecnologia della provincia di Zhejiang, Song Zhiheng. “Un altro tipo di vaccino e’ in fase di sviluppo. La coltura del virus ricombinante per lo sviluppo del vaccino vettoriale adenovirus e’ iniziata ed entrera’ presto nella sperimentazione animale”, ha osservato Song. Nonostante i progressi fatti finora, il funzionario ha riconosciuto che esiste un lungo ciclo di sviluppo per i vaccini e ha sottolineato l’importanza della precisione e della sicurezza durante il processo di ricerca e sviluppo.

Nella meta’ di febbraio, Xu Nanping, viceministro della Scienza e della tecnologia aveva anticipato che la Cina potrebbe iniziare studi clinici per un potenziale vaccino per il Covid-19 verso la fine di aprile. “Diversi team di ricerca stanno provando diverse tecniche per sviluppare un potenziale vaccino che dovrebbe essere sottoposto a test clinici verso la fine di aprile”, ha detto Xu. “La Cina sta attualmente utilizzando cinque diversi approcci per sviluppare il vaccino per frenare la diffusione del virus”, ha affermato Zeng Yixin, vicedirettore della Commissione sanitaria nazionale cinese. “Questi includono l’uso del coronavirus inattivato per produrre un vaccino, l’uso dell’ingegneria genetica per produrre in serie proteine che potrebbero agire come antigeni per il nuovo coronavirus o modificare i vaccini esistenti per l’influenza“, ha spiegato Zeng.

Secondo quanto riferito da un portavoce del Consiglio di Stato cinese, le aziende farmaceutiche di Pechino e Wuhan stanno sviluppando vaccini per il nuovo coronavirus Covid-19 nel tentativo di arrestare l’epidemia in corso. La coltura del vaccino inattivato e’ in corso, secondo quanto riferito. La Cina sta accelerando la produzione di clorochina fosfato, un farmaco antimalarico, che ha un certo effetto curativo sulla nuova polmonite da coronavirus. Il Gruppo China National Biotec, che fa capo al Gruppo Sinopharm, ha prodotto un milione di kit per i test sugli acidi nucleici. Ieri, il Consiglio di Stato aveva fatto sapere che sara’ ulteriormente promosso l’uso di prodotti farmaceutici che si sono dimostrati efficaci.

Alcuni scienziati di Wuhan avevano iniziato a curare pazienti che hanno contratto la Covid-19 con plasma sanguigno raccolto da persone guarite e stavano lavorando per sviluppare un vaccino basato sulla nuova terapia. Liu Bende, vicepresidente dell’ospedale First People’s del Jiangxia, nel distretto di Wuhan, ha riferito che “sette pazienti stanno ricevendo un trattamento utilizzando la terapia presso l’ospedale” e che tale terapia “sembra funzionare”. “Dei pazienti, quelli in gravi condizioni non sono peggiorati mentre quelli in condizioni piu’ lievi hanno mostrato miglioramenti. In generale, non abbiamo visto gravi effetti collaterali o complicazioni dovute alla terapia”, ha osservato lo scienziato. Liu ha spiegato che metodi simili, usando anticorpi nel plasma dei pazienti guariti per combattere un virus, sono stati usati anche per trattare i pazienti durante l’epidemia di Sindrome respiratoria acuta grave (Sars) nel 2003. Secondo quanto riferisce la stampa cinese, l’ospedale ha iniziato a eseguire la terapia l’8 febbraio, il primo nella citta’ di Wuhan a farlo. “Abbiamo iniziato a considerare l’uso della terapia dopo tentativi falliti che sono durati per un mese. Un altro motivo importante e’ che speriamo di trovare l’anticorpo specifico nel plasma dei pazienti guariti che prende di mira il virus, che puo’ spianare la strada allo sviluppo di un vaccino”, ha aggiunto Liu.

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