Coronavirus: diminuisce lo smog nel Nord Italia, nonostante il caldo e l’assenza di piogge

L'analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr in relazione agli effetti collaterali dell’epidemia di coronavirus sui livelli di inquinamento atmosferico
MeteoWeb

Nonostante il febbraio più caldo di sempre con 2,76 gradi in più e l’80% di piogge in meno rispetto alla media storica lo smog cala sul nord Italia dopo quasi un mese di restrizioni, zone rosse e chiusure di scuole e attività imposte dal Coronavirus. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr in relazione agli effetti collaterali dell’epidemia sui livelli di inquinamento atmosferico.

I livelli di biossido di azoto, un marcatore dell’inquinamento, si sono ridotti chiaramente come mostrano le immagini del satellite Sentinel 5 del programma europeo Copernicus, gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa) che sono state pubblicate su Twitter da Santiago Gasso, ricercatore dell’Universita’ di Washington e della Nasa.

Una situazione che si verifica nonostante un inverno dal meteo estremamente mite con assenza di venti, mancanza di piogge significative ed elevate temperature massime quasi primaverili che hanno anche anticipato le primizie nelle campagne e la fioritura degli alberi da frutto sconvolgendo i ritmi delle stagioni.

Un evento estremo che conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano – sottolinea la Coldiretti – con una marcata tendenza al surriscaldamento ma anche con la più elevata frequenza di fenomeni eccezionali con sfasamenti stagionali su temperature e precipitazioni ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità.

Nella lotta allo smog – sottolinea la Coldiretti – non si può però continuare a rincorrere le emergenze, ma – continua la Coldiretti – bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato sperimentando anche nuove soluzione innovative come i giardini e gli orti verticali che privilegiano le varietà più efficaci.

Occorre favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento, con una pianta adulta – conclude Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno, ma in Italia ogni abitante dispone in città di appena 32,8 metri quadrati di verde urbano, ma la situazione peggiora per le metropoli con valori con valori che vanno dai  a Roma ai 18,1 di Milano fino ai 22,6 di Torino.

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