Coronavirus, Federico II nella CoreNet LAB Campania. Triassi: “Creiamo tutti assieme un percorso dedicato esclusivamente ai tamponi dei medici in prima linea”

È ufficiale l’ok della Regione Campania affinché la Federico II di Napoli possa effettuare tamponi per una prima diagnosi di infezione da Covid-19
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È ufficiale l’ok della Regione Campania affinché la Federico II di Napoli possa effettuare tamponi per una prima diagnosi di infezione da Covid-19. Un risultato raggiunto grazie all’impegno profuso dal Dipartimento Assistenziale diretto da Framncesco Beguinot e dal Dipartimento di Sanità Pubblica, Farmacoutilizzazione e Dermatologia diretto da Maria Triassi. La struttura, che ha tutte le carte in regola per effettuare le analisi in questione in modo efficace e tempestivo, entra di diritto  nella CoreNet LAB Campania, ed è pertanto è autorizzata all’espletamento della diagnosi molecolare su campioni clinici respiratori – Covid-19.

«Adesso la rete campana ha abbastanza centri – dice Maria Triassi – da farci pensare ad un percorso dedicato esclusivamente ai medici che lavorano in prima linea». Ed è priori Triassi a lanciare l’idea di un percorso ad hoc, che possa contare sull’apporto di tutti i centri esistenti in regione per riuscire a fornire diagnosi tempestive ai medici ed evitare così la diffusione del virus e la continua sospensione di servizi assistenziali per esigenze di sanificazione. «Molti colleghi – denuncia Triassi – si trovano nella condizione di attendere tre o quattro giorni per ottenere i risultati dei tamponi oro-faringei. Tempi lunghi che dipendono dal numero enorme di esami richiesti ai laboratori, in primis quello del Cotugno che sta facendo un lavoro straordinario. Credo sia doveroso mettere in piedi per i colleghi che lavorano in “trincea” un calane dedicato grazie al quale avere risultati in tempi rapidi».  

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