Coronavirus, Galli: alcune etnie sono immuni? “E’ un’ipotesi”

Coronavirus, Galli: "C'è una diversa disponibilità e diverse caratteristiche dei recettori per il virus in alcune etnie, in alcune popolazioni, soprattutto di origine africana"
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La tubercolosi temo non c’entri niente. Quello che spero possa essere confermato, anche a livello di ricerca, e’ il fatto che, verosimilmente, c’e’ una diversa disponibilita’ e diverse caratteristiche dei recettori per il virus in alcune etnie, in alcune popolazioni, soprattutto di origine africana“: lo ha spiegato ad Agora’ Massimo Galli, direttore Malattie infettive all’Ospedale Sacco di Milano, rispondendo alla domanda su una possibile bufala, quella secondo cui gli extracomunitari sarebbero immuni al Coronavirus perche’ vaccinati contro la tubercolosi. “E’ un’ipotesi, c’e’ da studiarci sopra pero’ ci sono alcune evidenze che effettivamente non abbiamo persone di origine africana nei nostri reparti, se non forse in minima misura. Questo suggerisce che l’ipotesi che la porta di ingresso del virus sia diversa e non accogliente in determinate etnie, possa stare in piedi: asiatici ed europei hanno porte aperte” mentre “gli africani ce le hanno chiuse. Se fosse cosi’ il disastro colpirebbe di meno le aree piu’ fragili del mondo“.

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