L’Iran ha reso noto che altre 129 persone sono morte per il coronavirus, con un bilancio totale che sale quindi a 1.685 decessi nel Paese.
Il Ministro della Salute, Kianoush Jahanpour, ha precisato che nelle ultime 24 ore vi sono stati 1028 nuovi contagi.
Il leader supremo iraniano, l’ayatollah Ali Khamenei, ha rifiutato l’aiuto offerto dagli USA, riferendosi nuovamente alla teoria complottista secondo cui il virus sarebbe stato creato dagli Stati Uniti per danneggiare Cina e Iran: “Abbiamo tanti nemici, ma i peggiori sono gli americani“, ha affermato Kahmenei in un discorso televisivo in occasione del Capodanno persiano. Khamenei ha parlato da casa e non, come di consueto, dal mausoleo dell’imam Resa a Mashhad: l’evento è stato cancellato per non contribuire alla diffusione del contagio.
“In queste circostanze non possiamo accettare offerte come queste“, ha aggiunto l’ayatollah, respingendo l’aiuto statunitense.
Il leader supremo iraniano ha più volte accusato Washington di aver creato il virus come arma batteriologica.
Washington ha offerto aiuto a Teheran, mentre continua a rifiutare di cancellare le sanzioni che impediscono al Paese di vendere il suo greggio e avere accesso ai mercati finanziari internazionali. “Verosimilmente le medicine che avete offerto sono un modo per diffondere il virus o farlo rimanere“, ha detto Khamenei. “Siete accusati di aver creato il coronavirus“, ha aggiunto, “non so quanto sia vero, ma quando ci sono tali accuse, un uomo saggio può fidarsi di voi?“.
Non c’è prova scientifica alla base della teoria della Guida Suprema e che riprende quanto detto anche dalla Cina, secondo cui sarebbe stato l’esercito americano a diffondere l’epidemia del virus a Wuhan, che il presidente Donald Trump insiste a definire “il virus cinese“.