“Sicuramente quello cui stiamo assistendo è un rallentamento nella corsa del virus. Però le catene di contagio sono aperte. Stiamo seduti su una polveriera e basta accendere la miccia e la polveriera scoppia. E’ giusto avere un moderato ottimismo e vedere la famosa luce in fondo al tunnel però, stiamo attenti, questo non significa che possiamo uscire di casa e far finta che nulla sia successo“: lo ha affermato Pierluigi Lopalco, ordinario di Igiene all’Università di Pisa e responsabile del coordinamento regionale emergenze epidemiologiche dell’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale della Regione Puglia, durante un’intervista a Radio 24, a proposito del raggiungimento del picco di casi di positività. “Su cosa intendiamo per picco dovremmo rivolgerci ai dizionari. La curva epidemica sta rallentando, ciò significa che ogni giorno si notifica un alto numero di casi ma leggermente inferiori a quelli del giorno precedente. Dal punto di vista strettamente epidemiologico è un buon segno. Però attenzione, perché i casi che si registrano sono ancora tantissimi, quindi le catene di contagio sono ancora aperte, c’è ancora in giro tanta gente infetta che sta infettando gli altri e tutti questi altri a loro volta possono infettare altri ancora“.