“La situazione sta lentamente migliorando, indipendentemente da lievi variazioni quotidiane. La curva sembra attenuarsi, sia quella dei nuovi casi diagnosticati, sia quella dei decessi, che però sono l’esito infausto di infezioni contratte le scorse settimane, prima dei blocchi“: lo ha dichiarato Italo Angelillo, presidente della Società italiana di igiene e medicina preventiva in un’intervista al “Corriere della Sera”.
La minore pressione sulle terapie intensive “è il numero più interessante. Significa che le misure di contenimento stanno funzionando bene ed è ancora meglio che proseguano. In assenza di barriere avremmo avuto una tragedia inimmaginabile, le epidemie non concedono tregua se non si cerca di fermarle in modo deciso. La minore pressione sui centri di rianimazione è l’indicatore della capacità da parte del servizio sanitario di individuare più precocemente il paziente. Un altro dato positivo è che il 58% dei malati sono in isolamento domiciliare perché hanno sintomi lievi dunque non gravano sui dipartimenti di emergenza urgenza e sulle terapie intensive“.