Coronavirus, il sindaco De Luca: “Messina è la porta della Sicilia e io la chiudo se nessuno la controlla. Pronto a farmi arrestare”

Coronavirus, il sindaco di Messina: "Io ho minacciato tutti, sono pronto a farmi arrestare. Come è accaduto in altra occasione"
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E’ “pronto” a farsi “arrestare“, il sindaco di Messina Cateno De Luca che da giorni lotta per impedire a centinaia di persone provenienti da Villa San Giovanni di mettere piede sull’isola. “Messina è la porta della Sicilia e io la chiudo se nessuno la controlla“, afferma in una intervista al Corriere della Sera.
Secondo il primo cittadino, il Governo “sforna decreti che non fa applicare. Intanto bisognava fare partire migliaia di meridionali in treno ai primi due decreti. Adesso arriva anche gente partita dalla Francia scoprendo solo qui, che frattanto, è scattato un terzo decreto. Un caos“.
Io ho minacciato tutti, sono pronto a farmi arrestare. Come è accaduto in altra occasione. Errori di magistrati che hanno dovuto rimettermi in libertà. Difendo la salute di questa isola dove grazie ai buchi del governo abbiamo registrato più di 30 mila arrivi“.
De Luca chiede al governo di “consegnare” a lui la situazione delle decine di persone bloccate sull’altra sponda dello stretto di Messina: “Con la Polizia municipale mi faccio dire chi sono, dove devono andare e chiamo i loro sindaci ai quali chiedo di fare arrivare i vigili urbani per un’ultima trasferta controllata e sicura, con tanto di autocertificazioni per la quarantena“.

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