“E’ in atto un depistaggio di Stato: si sottostimano volutamente i dati dei movimenti verso Messina per nascondere la realtà dei fatti. Così assistiamo ad attacchi a Musumeci e a me, come quelli di ieri sera del Viminale, e a omissioni, oltre a un sistema di controlli farlocco“: non usa mezzi termini il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che, questa mattina, come ieri sera, si è recato al porto per controllare di persona il sistema di verifiche ad auto e passeggeri.
Si è persino imbarcato a bordo del traghetto per Villa San Giovanni, per poi tornare indietro.
De Luca si è riferito al caso di “80 persone tra cui 20 minori, da ieri a Villa San Giovanni, cui hanno somministrato anche pasti caldi invece di mandarli indietro in quanto irregolari. Una situazione non emersa dai dati forniti dal Viminale, nota da ieri pomeriggio e taciuta. Si è voluto tenere nascosto questo caso. In quel gruppo anche persone provenienti dall’estero e che a questo punto non se ne vogliono più andare e hanno occupato il piazzale. Si sta creando persino un problema di ordine pubblico che ostacola anche il traffico merci. Una bomba pronta a esplodere frutto di questo depistaggio di Stato, una vergogna“.
Il sindaco De Luca ha preparato un’ordinanza che prevede l’istituzione di una banca dati dei passeggeri che devono attraversare lo Stretto e un servizio di prenotazione on line.
L’ordinanza dispone che i concessionari per il trasporto navale e ferroviario, istituiscano “un servizio di prenotazione dei titoli di viaggio on-line mediante la creazione di una banca dati condivisa, nella quale dovranno essere inseriti i nominativi dei passeggeri, le ragioni dello spostamento, il luogo da raggiungere e l’indirizzo dove si intende trascorrere l’autoisolamento“. La banca dati dovra’ essere data in gestione alla Presidenza della Regione siciliana.
Secondo l’ordinanza la prenotazione dovra’ avvenire entro 24 ore prima della partenza proprio per permettere le verifiche. Inoltre i dati inseriti nella banca dati dovranno essere trasmessi dai concessionari dei servizi di trasporto che li avranno raccolti, alla Presidenza della Regione Siciliana Coordinamento per le Attivita’ Necessarie per il contenimento della diffusione del Covid-19, al Comune di Messina ed al Comune di destinazione finale del viaggiatore. In questo modo il sindaco del Comune di destinazione potra’ monitorarli.
Per i pendolari dello Stretto, dopo la registrazione iniziale sara’ attribuito loro un codice identificativo univoco che consentira’ il diritto al passaggio quotidiano. L’ordinanza prevede inoltre che i concessionari dei servizi di trasporto dello Stretto siano “obbligati a garantire la riserva di posti, sempre in via prioritaria, per i passeggeri che rientrano nelle previsioni normative da soddisfare, con particolare riferimento a tutti coloro che lavorano nell’area dello Stretto (forze dell’ordine, operatori della sanita’, operatori della giustizia, Forze armate) e sono impegnati nell’ambito dei servizi essenziali“.
”Fino a ieri erano centinaia le persone che entravano in Sicilia senza averne titolo perché il governo nazionale non aveva predisposto a Villa San Giovanni la barriera. E’ lì che fino a ieri notte non c’erano i necessari controlli. Ho fatto la rimostranza e la nota di protesta al ministro dell’Interno che stamattina (ieri, ndr) ha collocato 85 uomini in divisa a Villa San Giovanni, perché bisogna gridare per avere i propri diritti in questa terra di Sicilia. Bisogna gridare”: lo ha affermato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo ieri sera su Rete 4 alla trasmissione Stasera Italia, intervistato da Barbara Palombelli. “Ho emesso un’ordinanza con cui chiedevo che la Sicilia restasse chiusa ed è ancora vigente la mia ordinanza. Quelli che passano e arrivano a Messina sono i sanitari. Sono coloro che hanno bisogno di sbarcare perché autorizzati dal governo nazionale e dal governo regionale. Purtroppo fino a ieri notte non era così, perché entrava anche chi non aveva titolo”. ”Abbiamo disposto la riduzione da 24 a 4 delle corse di traghetti, soltanto per il personale che ne ha titolo. Gli altri se ne possono tornare al Nord. Quando venti giorni fa dicevo che quelli del Nord avrebbero fatto bene a non scendere in Sicilia fui contestato da tutti”. ”Non debbono imbarcarsi. Vengono controllati uno per uno. Io starò tranquillo quando sarà finita questa emergenza. Nella corsa delle 18.20 c’erano solo 58 vetture e 210 passeggeri, tutti legittimati perché appartengono a categorie autorizzate”.