“Il tampone, attualmente usato per intercettare la presenza del virus nel naso e nella gola, è molto affidabile e preciso. Però ormai non ha molto significato in chi ha sintomi respiratori e per di più ha una polmonite che si può facilmente vedere con una lastra ai polmoni. Finita la circolazione del virus influenzale, questa condizione è praticamente solo da coronavirus“: lo ha spiegato, in un’intervista al “Corriere della Sera”, Roberto Burioni, professore di Microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano. Il tampone “è invece indicato per capire chi è veramente guarito. Per parlare di guarigione occorre che due tamponi, eseguiti a distanza di uno o due giorni, risultino negativi“.