Nei giorni scorsi, i bassi livelli di un lago artificiale nel Bresciano hanno regalato un bellissimo spettacolo. Dalle acque del lago di Valvestino, infatti, è emersa l’antica dogana di Lignano. Non è la prima volta che si verifica un evento del genere e non sarà neanche l’ultima, ma ha sempre il suo fascino, tanto che sui social impazzano le foto di turisti e appassionati che si sono recati sul posto per documentare l’evento.
Un tempo, Valvestino apparteneva all’Impero d’Austria e la località di Lignago, nel comune di Gargnano, è stata un vero e proprio luogo di confine. La dogana, costruita nel XIX secolo, quando ancora il lago non c’era, serviva a controllare il passaggio delle merci da e per il confine con i territori austro-ungarici. È comunemente conosciuta anche come “castello”, per via delle sue forme e delle sue guglie che in realtà sono solo i segni dell’erosione (vedi foto della gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo).
Il lago artificiale di Valvestino è un bacino acquifero operativo dai primi anni ’60, nato dalla realizzazione di una maxi-diga tra il fiume Toscolano e il torrente Droanello. L’antica dogana riaffiora e scompare in base all’altezza delle acque della diga. Nelle ultime settimane, il livello si è abbassato al punto che l’edificio è stato visibile nella sua interezza.