Previsioni Meteo a lungo termine, nuova irruzione fredda a metà mese dopo l’Anticiclone dei prossimi giorni

Previsioni Meteo Marzo: gli ultimi aggiornamenti del modello europeo propongono nuove piogge atlantiche da dopo metà mese. Dalla stratosfera segnali più invernali verso la terza decade
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Previsioni Meteo – Va meglio delineandosi la possibile evoluzione barica dopo metà mese. Gli aggiornamenti mattutini dei più importanti centri di calcolo, avevano proposto degli scenari di stampo invernale, anche se c’era qualche dubbio, per non molto favore i tal senso dalle sezioni medie dell’atmosfera e anche da qualche dato oceanico. Nell’aggiornamento serale, il modello americano GFS, nella corsa ufficiale, continua a mostrare un’azione meridiana a componente più fredda verso il Mediterraneo centrale intorno al 17/18 del mese, mentre il modello europeo, sempre nella corsa ufficiale, sposta l’affondo più a Ovest proponendo comunque uno scenario nuovamente instabile o anche perturbato, da metà mese, tuttavia  meno freddo.  Ma c’è qualche elemento di novità, nel dato serale, soprattutto in riferimento alle sezioni medio-alte dell’atmosfera. Infatti, proprio dall’aggiornamento serale, giungono importanti novità dalla Stratosfera che, abbiamo visto in precedenti editoriali, essere la sezione atmosferica fino a oggi meno predisponente azioni fredde. 

Per la prima volta, da diversi giorni a questa parte, il modello americano GFS, nel lungo periodo, propone degli apprezzabili riscaldamenti in quella sezione atmosferica in corrispondenza del Vortice Polare Stratosferico. Riscaldamenti che ne andrebbero a minare la forza, quella stessa forza persistente che, per gran parte dell’inverno, ha condizionato anche il Vortice Polare Troposferico mantenendolo poco incline a fluttuazioni meridiane. Inoltre, l’andamento dei venti zonali  sempre in Stratosfera, è visto in più apprezzabile calo, unitamente a un aumento termico, il primo da molti giorni a questa parte, e proprio tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza.  Quindi, oltre alle predisposizioni dal basso, potenzialmente favorevoli a colpi di coda invernali via via nella seconda parte di marzo e poi anche in aprile, inizierebbero a giungere anche possibili favori dalla Stratosfera in questo senso.

Le simulazioni del modello americano concernenti una azione di warming a “tenaglia” verso il VPS, a cavallo tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza di marzo, sarebbero esplicative, se confermate, circa un serio attacco alla trottola polare che potrebbe ricevere un bel colpo verso un fisiologico decadimento che sembrava, dall’andamento anomalo termico fortemente negativo in Stratosfera, non accadere più in questa stagione. Insomma, rischio di qualche azione invernale seria a matrice continentale verso il Mediterraneo centrale e l’Italia nel prossimo futuro stagionale e forse ancora più con l’avvento della primavera. Alla luce di questo aggiornamento, l’evoluzione per dopo metà mese o da metà mese, potrebbe vedere,  probabilmente, una sorta di via di mezzo tra la proposta ancora fredda del modello americano GFS e quella sempre instabile, ma più mite, di ECMWF, come il tipo barico rappresentato nell’immagine in evidenza. Una possibile saccatura con incidenza iniziale un po’ più occidentale, ma poi in accentramento e instabilità, o tempo a tratti anche perturbato, su buona parte dell’Italia. Termicamente, si partirebbe da valori più miti, per poi evolvere dal 17/18, verso condizioni via via più fredde, seppure non particolarmente fredde, con rischio di neve in media-alta collina su Centro Nord Appennino, anche bassa su Alpi. 

La redazione di MeteoWeb seguirà costantemente l’evoluzione del tempo nel medio-lungo periodo, apportando quotidiani aggiornamenti.

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