L’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia onlus si mobilita con gazebo in 60 città in occasione della settimana mondiale del Glaucoma (8 -14 marzo 2020). Attualmente, il glaucoma colpisce 76 milioni di persone nel mondo e più di 1 milione in Italia; la metà, purtroppo, non sa di esserne affetta. I volontari di IAPB Italia e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti distribuiranno una card informativa e stimoleranno le persone a mettere alla prova la propria conoscenza e livello di prevenzione. “Lo scopo – spiega il presidente avv. Giuseppe Castronovo – è indurre un cambiamento di abitudini. Le persone devono capire che è importante andare periodicamente dall’oculista. Se si aspettano i sintomi è già troppo tardi, per il glaucoma ma anche per molte altre malattie cronico-degenerative che aumenteranno assieme all’invecchiamento della popolazione”.
Anche la Società Oftalmologica Italiana scende in campo al fianco di IAPB Italia: “La visita oculistica è la prima e più importante forma di prevenzione – dice il presidente, il dottor Matteo Piovella -. Per questo sono disponibili in tutta Italia fino a 30mila visite gratuite offerte dai Medici Oculisti italiani e dedicate a chi non si è mai fatto visitare prima” (Si precisa che le visite possono essere svolte anche nelle settimane successive, fino ad esaurimento posti). Tutte le informazioni e l’elenco degli Oculisti aderenti all’iniziativa sono reperibili sul sito www.settimanaglaucoma.it
“Il glaucoma è una malattia neurodegenerativa che può portare alla cecità. Nella maggior parte dei casi non provoca dolore né sintomi fino a quando il campo visivo non è irrimediabilmente compromesso – spiega il Professor Mario Stirpe, uno dei luminari dell’oculistica in Italia e fondatore della Fondazione Bietti, l’unico IRCCS dedicato all’oftalmologia in Italia -. La ragione risiede nel fatto che la malattia si sviluppa lentamente dalla periferia verso il centro. Alla fine, ove non scoperto in tempo, il danno è irreparabile”.
Per essere ‘sicuri’ il calendario elaborato da SOI prescrive le seguenti visite oculistiche: alla nascita – entro i tre anni d’età – primo giorno di scuola – a 12 anni – a 40 anni e poi ogni due anni fino a 60 anni – una volta all’ anno oltre i 60 anni. I Pazienti sottoposti a interventi agli occhi o con malattie oculari devono sottoporsi a visita medica oculistica specialistica una volta ogni anno.
“Anche la ricerca sul glaucoma – sottolinea Stirpe – sta facendo passi in avanti, come dimostra il nuovo paradigma terapeutico basato sulla neuroprotezione e il continuo confronto tra ricercatori di tutto il mondo”.
“Salvare la vista dalla maggior parte delle malattie che la minacciano è, perciò, possibile – spiegano Castronovo, Piovella e Stirpe -. Dobbiamo, però, utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione perché il rischio è reale per milioni di persone. La vista è un bene che si dà troppo per scontato: una volta persa non la si può recuperare. La prevenzione deve essere una priorità per tutti: medici, istituzioni e cittadini”.
AGGIORNAMENTO:
In osservanza di quanto stabilito dal Dpcm del 4 marzo recante misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, si è ritenuto opportuno che gli eventi programmati per la Settimana Mondiale del Glaucoma vengano spostati a data da destinarsi.