8 marzo: In Thales Alenia Space una italiana fra le scienziate dello spazio, è Ornella Bombaci

Fra le donne europee dello Spazio c’è anche l’italiana Ornella Bombaci, responsabile dell’Ingegneria dei payload per l’osservazione della terra di Thales Alenia Space Italia
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Fra le donne europee dello Spazio c’è anche l’italiana Ornella Bombaci, responsabile dell’Ingegneria dei payload per l’osservazione della terra di Thales Alenia Space Italia, il cui profilo è stato inserito fra le astronome, astrofisiche, ingegneri, matematiche al centro della mostra allestita nella sede Thales Alenia Space di Tolosa in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne. Ornella Bombaci, madre di tre figli, coordina un team di 40 persone che si occupa di progettazione, sviluppo e verifica degli strumenti a microonde per l’osservazione della Terra.

Fra gli eventi rilevanti della sua carriera ricorda la scoperta dell’acqua su Marte, annunciata con la pubblicazione della ricerca nel 2018. “Grazie all’analisi dei dati provenienti dal Marsis Sounder al cui progetto e sviluppo ho partecipato nei primi anni 2000 – ha ricordato – abbiamo scoperto dell’acqua liquida sotto il ghiaccio solido nella regione del Planum Australe di Marte”. La scoperta è stata possibile grazie allo strumento progettato e realizzato da TAS Italia per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana, lanciato su Marte nel 2003 “e dopo 15 anni di esplorazione – sottolinea Ornella Bombaci – è stato raggiunto questo straordinario risultato scientifico”.

In Thales Alenia Space Italia – joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), che progetta, integra, testa e gestisce sistemi spaziali per telecomunicazioni, navigazione, osservazione della Terra, gestione ambientale, ricerca scientifica e infrastrutture orbitali – la componente femminile rappresenta il 25% del personale ed è in costante crescita. Per loro è stato ideato lo specifico programma di formazione “Leadership al femminile”, per far emergere e valorizzare le donne di talento che entrano in azienda, attraverso un assessment iniziale seguito da un percorso formativo biennale insieme a un tutor, gestito dall’unità Learning e Development di cui è responsabile un’altra donna, Paola Stangalino.

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