Coronavirus, le curve dell’epidemia in Italia: continua decrescita dei ricoveri in terapia intensiva, verso pochi casi a fine maggio

"Dopo più di due mesi dall’inizio di questa triste vicenda, si iniziano ad intravedere elementi positivi": l'analisi delle curve dell'epidemia in Italia
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Riprendiamo dopo due settimane l’aggiornamento delle curve dell’epidemia di Covid-19.

Il parametro che prenderemo in considerazione è il numero dei ricoveri in terapia intensiva. E’ ormai opinione consolidata che questo sia l’indicatore più affidabile per fotografare lo stato dell’epidemia in corso.

Dopo più di due mesi dall’inizio di questa triste vicenda, si iniziano ad intravedere elementi positivi, al punto da indurre le autorità governative a programmare una serie di aperture che  alleggeriranno le attuali restrizioni.

Attualmente i ricoveri in terapia intensiva sono in continua decrescita. Questo è un positivo e ben noto elemento di valutazione. Vogliamo ora cercare di offrire qualche ulteriore elemento di analisi discutendo alcune curve di non immediata deducibilità.

Inizieremo valutando la curva dell’accelerazione dei ricoveri in terapia intensiva, fig. 1

Fig. 1

Questa curva ha una particolare importanza perché, volendo applicare i principi di base della Fisica, essa fornisce indicazioni dirette sulla forza dell’epidemia e sulle azioni di contrasto che cercano di limitarne la diffusione. Quando questa curva è al di sopra dell’asse orizzontale prevale l’azione di espansione del virus. Quando invece essa è al di sotto di tale asse prevalgono tutte le azioni che contrastano tale diffusione. Quando la curva è in prossimità dell’asse orizzontale si è in presenza di un sostanziale equilibrio tra le due azioni contrapposte.

Il grafico inoltre traccia una proiezione della suddetta grandezza sino alla fine del mese di maggio.

Dall’analisi di questa importante curva si può osservare come fino al 17/20 marzo l’azione di diffusione dell’epidemia sia stata preponderante. Dopo tale data però hanno prevalso le azioni di contenimento, infatti la curva si colloca al di sotto dell’asse orizzontale. Alla data attuale, invece possiamo dire che le restrizioni abbiano esaurito la loro azione e assistiamo ad un sostanziale equilibrio tra i due effetti. La proiezione fino alla fine del mese di maggio mostra il perdurare di tale situazione, fermo restando le attuali restrizioni. Presumibilmente un loro totale e repentino allentamento causerebbe una ripresa dell’azione dell’epidemia.

Il grafico successivo, fig. 2 mostra la velocità di espansione dell’epidemia.

Fig. 2

Questa curva è di comprensione più immediata e mostra chiaramente come attualmente e nei giorni a venire, a condizioni inalterate, il numero di ricoveri in terapia intensiva tende a ridursi in maniera costante.

Dalle due precedenti curve è possibile infine, ricavare la proiezione del numero di ricoveri in terapia intensiva, fig. 3

Fig. 3

Essa mostra chiaramente la riduzione dei ricoveri, fino a pochi casi, verso la fine del mese di maggio. Un allentamento troppo rapido e poco controllato delle restrizioni, porterebbe verosimilmente ad un prolungamento dei suddetti tempi di previsione, anche nel mese di giugno.

A cura di Giovanni Falcicchia

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