Coronavirus: dopo il 13 aprile “dobbiamo evitare lo spettro della 2ª ondata di casi, dovremo stare ancora a casa”

Coronavirus: "Fondamentale restare a casa a Pasqua e Pasquetta" secondo Pregliasco, che invita gli italiani "a non abbassare la guardia"
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A causa dell’emergenza Coronavirus tutta Italia rimarrà ferma fino al 13 aprile, e dopo? “Dopo dovremo stare ancora a casa. Mi rendo conto che il richiamo della primavera è forte e che i dati in miglioramento possono attenuare l’attenzione delle persone, ma è importante resistere a questo richiamo: è fondamentale restare a casa a Pasqua e Pasquetta, perché adesso l’obiettivo è quello di evitare lo spettro di una seconda ondata di casi“, ha spiegato all’AdnKronos Salute il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che invita gli italiani “a non abbassare la guardia e a non avere fretta“.
In riferimento al dilemma mascherine sì o no per uscire, l’esperto ribadisce che “non sono indispensabili per i sani se si rispetta il distanziamento, ma resta il rischio legato agli asintomatici. Io sono convinto che, con la riapertura progressiva, dovremmo portarle tutti: non solo per proteggerci o proteggere gli altri, ma anche come un monito che ci ricordi che il virus ancora circola e che dobbiamo essere rigorosi con il distanziamento sociale“.

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