“Il 4 maggio ripartono le imprese che garantiscono sicurezza per i lavoratori. Per la vita sociale ci vuole molta cautela“: lo ha dichiarato in un’intervista a Repubblica il Ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, sottolineando che a riaprire saranno “i settori dell’apparato produttivo che adotteranno le linee guida stabilite dal Governo“. Boccia parla di “crisi devastante: siamo tutti allarmati, ma la cosa importante non è riaprire prima, ma riaprire bene, con linee guida valide per tutti, anche se alcune Regioni che vorranno applicare regole più rigide, ad esempio per stroncare un nuovo focolaio, potranno farlo“. “Penso che le Regioni siano pronte per la fase 2, ma occorre ancora tanta pazienza perché, finché ci sarà ancora il virus, non potremo tornare al nostro passato e chi non rientra nelle categorie che ripartono è ancora a rischio contagio“.
“Interverremo e aiuteremo i genitori” che, dovendo tornare al lavoro, non potranno accudire i figli a casa per le scuole chiuse, “che non possiamo riaprire soltanto per il fatto che non sappiamo dove mandare i bambini“.
Il ministro degli Affari regionali afferma di “essere favorevole all’uso delle mascherine per chi esce di casa, ma per ora non c’è motivo di ripristinare la circolazione per motivi non urgenti“. “I negozi riapriranno prima di teatri e cinema, perché è più facile il distanziamento, ma ora la priorità è far ripartire gradualmente le fabbriche“.