In riferimento all’ipotesi riapertura il 4 maggio, Ranieri Guerra, vicedirettore Generale iniziative strategiche OMS risponde che “dipende dalla politica. La scienza e la ricerca forniscono elementi che sono vicini alla certezza, e la scienza consiglia estrema cautela in questo momento“, ha affermato l’esperto ad Agorà su Rai 3.
Secondo Guerra serve “una conoscenza che ancora non abbiamo sulla circolazione vera del virus nella popolazione“. Bisogna considerare “l’ipotesi di un’apertura progressiva che tenga in considerazione come prioritaria la filiera economico-produttiva” ma anche in questo caso, “la valutazione del rischio deve essere complessiva non èesclusivamente legata al posto fisico dove una persona lavora, bisogna considerare che le persone ad esempio prendono mezzi pubblici. Quindi, nelle aziende bisogna modulare una modalità diversa di lavoro, garantendo il distanziamento. Si tratta di una misura che deve tenere conto del movimento delle persone, dal momento in cui si esce da casa a quello in cui si arriva al lavoro e poi si torna a casa“.
L’OMS “continua a raccomandare un uso specifico di un certo tipo di mascherine per il personale sanitario e per quello in prima linea, quello che ha maggior rischio di potersi contaminare. L’uso generalizzato delle mascherine in qualche misura risponde al desiderio della popolazione di vedersi proteggere e vedersi protetta, non c’è niente di male“. Poi, “dipende da che tipo di mascherina e soprattutto” bisogna evitare che “l’uso delle mascherine possa dare un falso senso di sicurezza perché quello che conta è ancora il distanziamento e il non tossire e starnutire in faccia alla gente, lavarsi le mani, questa è una cosa banale ma è un presidio fondamentale“. “La mascherina da sola non protegge, la mascherina con tutte le altre misure è un altro discorso“.