“In questo momento dobbiamo escludere tutte quelle attività che prevedono aggregazioni, presenza contemporanea di centinaia di persone o migliaia in spazi ristretti. Non sono attività che possiamo immaginare nell’immediato futuro e fino a quando non avremo un vaccino“: lo ha affermato Silvio Brusaferro, presidente Istituto Superiore di Sanità, in collegamento con Agorà su Rai3. Quindi “grandi raduni, come concerti o raduni nelle piazze, sono oggi attività che metterebbero a rischio le persone che vi partecipano e le persone con le quali entrano in contatto tornando a casa. Dovremo mantenere il distanziamento fisico“.
Sulla vaccinazione anti-influenzale, Brusaferro spiega: “Noi dobbiamo proporre e sostenere vaccinazioni dimostrate utili e fare in modo che questo tipo di protezione avvenga. Le vaccinazioni sono importanti e il fatto che oggi abbiamo il Covid non vuol dire che altre patologie non ci siano“.
Sui trasporti occorre “immaginare una distribuzione degli orari tale da evitare che ci siano orari di punta. Sappiamo che gran parte delle persone si muove in determinate fasce orarie soprattutto nelle grandi città. Questi affollamenti non ci consentono di garantire un contenimento della diffusione del virus. Quindi bisognerà riorganizzare i mezzi pubblici ma anche gli orari di accesso ai posti di lavoro, spalmandoli su fasce orarie molto più ampie“.
“Il 4 maggio scordiamoci di viaggiare, non ci sono le condizioni a tutela del nostro Paese e della nostra salute. Se quest’estate ci sarà un abbattimento forte dei contagi si potrà ipotizzare uno spostamento, ma oggi è una previsione con la palla di vetro. Ci sono ancora tanti contagi e viaggiare è impensabile“, ha dichiarato il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenuto a “24 Mattino” su Radio24, interpellato sulla possibilità di muoversi tra diverse regioni dopo il 4 maggio e in vista dell’estate. “Non ci si può muovere da Milano a Napoli, ma neanche da Napoli a Milano, o dalla Calabria in Piemonte. In Lombardia ci sono ancora tanti contagi e con quelli di adesso sarebbe impensabile viaggiare. Se si andrà verso il contagio zero anche in Lombardia allora quest’estate gli italiani potrebbero riscoprire il gusto di visitare soprattutto il loro Paese. Per ora dobbiamo rimanere nei nostri territori, perché la fase 1 è ancora adesso, nonostante al Sud potremmo parlare un altro linguaggio. Ma sono molto cauto, non possiamo correre il rischio di tornare nell’incubo perché sarebbe una mazzata dalla quale non ci rialzeremmo più“.
Secondo de Magistris “bisogna avere una ripresa graduale, per me è impensabile viaggiare al 4 maggio, poi i medici daranno le loro indicazioni ma da quel che so non ci sono le condizioni per mettersi in viaggio se non per ragioni di salute, di lavoro e strettamente necessarie“.
Dunque, mentre in Italia il lockdown è ancora in vigore e si discute delle misure attese dal 4 maggio, la Danimarca allenta ulteriormente le restrizioni: dal 10 maggio, secondo quanto riporta l’emittente Tv2 che cita il ministro della Salute, saranno autorizzati assembramenti fino a 500 persone, aumentando così dalle attuali 10 il numero massimo di persone concesso finora. Il nuovo limite, ha spiegato il ministro, sarà in vigore fino al 1 settembre.
La Danimarca è tra i Paesi che per primi hanno adottato misure stringenti, imponendo misure di isolamento dal 12 marzo, prima di registrare anche solo un decesso. Dal 15 aprile, sono stati riaperti nidi, materne e scuole elementari. Scuole di altri gradi, molte delle istituzioni pubbliche e ristoranti rimangono chiusi. Da ieri hanno riaperto alcune attività, come parrucchieri, dentisti, scuole guida, saloni di massaggi e di tatuaggi.