Il Portogallo è considerato un modello per il modo in cui ha affrontato l’epidemia di Coronavirus. Nonostante confini con uno dei paesi piu’ colpiti al mondo, la Spagna, il paese è riuscito a contenere il dilagare del contagio del virus. Con poco piu’ di 10 milioni di abitanti, il Portogallo ha un’alta percentuale di residenti anziani (22% sopra i 65 anni) anche stranieri, grazie alle politiche fiscali favorevoli. Nonostante questa, per ora il numero dei contagi è decisamente più basso della media europea, ovvero sopra 20 mila, così come quello dei decessi, solo 714, tanto da indurre il governo a cominciare già a parlare di una prudente riapertura delle attività nelle prossime settimane. La diffusione del Covid-19 in Portogallo è partita in ritardo rispetto agli altri paesi europei: il primo caso è stato registrato all’inizio di marzo. Questo ha permesso al governo di Lisbona guidato dal primo ministro socialista Antonio Costa di avere il tempo per organizzare la difesa del Paese.
Il segretario di Stato responsabile della salute in Portogallo, Antonio Sales, ha spiegato al quotidiano britannico The Guardian che il governo ha deciso le misure giuste al momento giusto, dopo aver monitorato la diffusione del virus gia’ dalla fine di gennaio. “Il paese – ha detto – era preparato allo scenario peggiore”. Le scuole sono state chiuse a meta’ marzo, quando in Portogallo erano stati registrati appena 112 casi e nessuna vittima, e sei giorni dopo e’ stato dichiarato lo stato di emergenza con un “lockdown” totale, poco dopo l’analoga decisione presa da un governo spagnolo messo alle strette dall’elevato numero di contagi e di decessi. Fin da subito, inoltre, il governo ha aumentato il numero dei test di laboratorio (dall’inizio di aprile, quasi 10 mila al giorno) e di posti letto nei reparti di terapia intensiva. Questo e’ stato reso possibile anche dagli investimenti effettuati negli anni scorsi con l’obiettivo di riportare il livello della sanita’ pubblica agli standard precedenti gli anni della crisi economica e dell’austerita’. Dal 2016, il personale sanitario e’ stato incrementato del 13% con 15 mila assunzioni (fra cui 3.700 medici e 6.600 infermieri) e gli investimenti complessivi sono aumentati nello stesso periodo del 18%. La regione piu’ colpita e’ quella di Porto, dove si trova il 60% dei contagi e il 57% delle vittime.