Coronavirus, si frena su clorochina: “La maggior parte delle cure al Covid-19 allo studio nel mondo non funzionerà”

Anche la Food and Drug Administration statunitense (Fda) ha messo in guardia sull'uso di due farmaci antimalaria: l'idroclorochina e la clorochina
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Le possibilità di cura del Covid-19 con l’idrossiclorichina saranno, al più, modeste. E’ quanto scrive Bill Gates, che con la Fondazione a nome suo e della moglie Melinda è impegnato, anche con un finanziamento di 250 milioni di dollari, per promuovere soluzioni alla guerra “che stiamo tutti combattendo“. Fondazione che finanzia anche studi sull’antimalarico che, senza basi scientifiche, Donald Trump promuove come farmaco quasi miracoloso. In un memorandum di 11 pagine, Gates indica che, anche con “una accelerazione decisa sulla ricerca, saranno necessari dai nove mesi ai due anni per avere un vaccino“. A cui poi andrà aggiunto il tempo necessario perché i governi lo approvino e per la produzione industriale di massa, per assicurare una o due dosi ai sette miliardi di abitanti della terra. “La maggior parte delle cure al Covid-19 allo studio nel mondo non funzionerà“, avverte Gates, precisando che sono circa un centinaio i farmaci attualmente oggetto di ricerche. Fra questi, quello più promettente appare al momento l’antivirale remdesivir, con il plasma e gli anticorpi sviluppati dai pazienti guariti, scrive il fondatore di Microsoft nella sua analisi della pandemia che, sottolinea, definirà un’epoca e una generazione come lo ha fatto la seconda guerra mondiale.

In merito ai test, che insieme ai farmaci per la cura del Covid-19 e al vaccino contro il coronavirus sono la soluzione a lungo termine del problema, Gates sostiene i tamponi fatti in casa, come i test di gravidanza, “l’approccio migliore per individuare e controllare le nuove infezioni”. La sua Fondazione ha già chiesto l’approvazione per l’introduzione di tamponi da fare in casa ma da analizzare in un laboratorio esterno. Saranno poi numerose le compagnie che introdurranno sistemi autonomi di test per i loro dipendenti, come ha già annunciato di voler fare Amazon.

Il risultato sarà però quello di far crescere il costo degli apparecchi di analisi per i governi. La fase due del contenimento dell’epidemia nei prossimi due mesi ci riporterà a un mondo “quasi normale”. Il lavoro potrà seguire il modello adottato da Microsoft China, dove solo la metà dei 6.200 dipendenti è tornata in ufficio, con distanze di sicurezza e mascherine, e gli altri lavorano da casa. Ma non dobbiamo farci illusioni, sottolinea Gates. In seguito al crollo delle infezioni nei paesi in cui è stato mantenuto il distanziamento sociale, ma mano a mano che le restrizioni saranno allentate, le infezioni riprenderanno a crescere rapidamente. Non si tornerà alla normalità o a un controllo del coronavirus sul lungo termine senza progressi nei test, nel tracciamento dei contatti, nelle cure e nei vaccini.

E anche la Food and Drug Administration statunitense (Fda) ha messo in guardia sull’uso di due farmaci antimalaria che per il presidente Donald Trump potrebbero essere efficaci per curare il coronavirus. L’idroclorochina e la clorochina – ha spiegato la Fda – potrebbero avere effetti collaterali gravi e vi si deve ricorrere solo nell’ambito delle sperimentazioni negli ospedali e nelle cliniche. Tra le conseguenze dell’uso dei due farmaci anche “seri problemi di aritmia cardiaca” nei pazienti affetti da Covid-19.

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