Coronavirus, il Sim Carabinieri tuona: “I militari non saranno cavie per il vaccino, non si immoleranno in nome delle lobby farmaceutiche”

"Non permetteremo a nessuno di giocare sulla pelle dei nostri carabinieri, ne abbiamo persi fin troppi in questa guerra al nemico invisibile"
MeteoWeb

I militari non saranno le cavie per il vaccino Covid-19. Non permetteremo a nessuno di giocare sulla pelle dei nostri carabinieri”. Lo dice il Sim – sindacato italiano militari – di riferimento dei carabinieri, riferendosi alla prossima sperimentazione di un prototipo di vaccino anti Covid-19, realizzato dall’azienda italiana Advent IRBM di Pomezia e dallo Jenner Institute della Oxford University, su volontari sani, “presumibilmente – dice il comunicato del Sim carabinieri – agenti delle forze dell’ordine e personale sanitario, in modalita’ ‘d’uso compassionevole’. Ma non lasciatevi ingannare dal termine perche’, contrariamente a quanto si possa pensare, il farmaco per ‘uso compassionevole’, ovvero in fase di sperimentazione e privo della ‘autorizzazione all’immissione in commercio’ rilasciata dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), non e’ riservato ai malati in fase terminale, ma puo’ essere utilizzato in alcuni casi selezionati, come i militari in questo caso specifico”.

Nella nota e’ aggiunto “abbiamo scelto di servire la patria con onore e, anche in questo frangente, lo stiamo facendo ma non consentiremo mai che i nostri ragazzi migliori si immolino in nome delle lobby farmaceutiche: ne abbiamo persi fin troppi in questa guerra al nemico invisibile”. Viene detto inoltre “forse state pensando che le forze dell’ordine siano una categoria “low cost” spendibile anche nelle sperimentazioni? Suggeriamo quindi al governo e al ministro della Salute Roberto Speranza di trovare ben altre soluzioni compassionevoli che, ne siamo certi, avranno l’appoggio indiscusso dei tanti giovani e forti che riempiono le piazze italiane. Perche’ le forze dell’ordine non sono e non saranno mai topi da laboratorio“.

Condividi