La Svezia ha registrato oltre 100 decessi (114 precisamente) in un giorno legati al Coronavirus: lo hanno reso noto le autorità sanitarie.
Finora la Svezia ha mantenuto una strategia del “tutto aperto“, ma a fronte di un aumento dei contagi e soprattutto dei morti, potrebbe presto allinearsi agli altri Paesi imponendo blocchi.
In tutto la Svezia – che conta 10,3 milioni di abitanti – registra 7.693 casi positivi e 591 decessi, con una mortalità notevolmente più alta rispetto a quella riscontrata negli altri Paesi scandinavi.
La Svezia ha rifiutato il lockdown, puntando, invece, sul senso di responsabilità del proprio popolo. Mentre altri Paesi hanno chiuso città, scuole ed economie, la vita in Svezia prosegue in maniera sorprendentemente ordinaria. “Molte persone lavorano da casa. I ristoranti sono aperti ma non affollati. Mantenere due metri di distanza alle fermate degli autobus è qualcosa a cui gli svedesi sono molto bravi da prima della crisi: non abbiamo bisogno di molto incoraggiamento ora. Siamo attenti”, si legge su The Spectator, in un articolo che insiste sull’idea di libertà, rigettando quella del totalitarismo. “Il nostro approccio per combattere la pandemia inizia da qualcosa di fondamentale: in una democrazia liberale, bisogna convincere e non comandare le persone all’azione”. Il premier svedese Stefan Löfven ha respinto l’idea di un lockdown, dicendo: “Non possiamo legiferare e vietare tutto”. Potrebbe anche decidere di adottare misure più rigide in futuro, ma al momento sostiene: “Tutti noi, come individui, dobbiamo assumerci la responsabilità e non aspettare che il governo ci chiuda”.