Un 70enne e un 60enne, amministratori di una società di Peschiera Borromeo, nel milanese, da anni nel campo dei prodotti farmaceutici e degli integratori, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di una vasta operazione: i 2 si erano inventati una sorta di “ricetta” con la quale promettevano di curare il Coronavirus.
Oltre 170.000 i prodotti parafarmaceutici e gli integratori sequestrati dai finanzieri del Gruppo Torino che hanno condotto le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano.
Le indagini hanno appurato come la coppia pubblicizzasse sul sito della società un vero e proprio “protocollo medico”, da loro ideato, il quale prevedeva la somministrazione di integratori che, sommati ad altre terapie non meglio specificate, avrebbero garantito una cura efficace contro il Coronavirus. Ovviamente, di quanto reclamizzato dai due soggetti non si è rilevata alcuna fondatezza, ma solo una vera e propria frode in commercio, resa ancor più riprovevole visto il momento storico che il Paese sta attraversando.
La coppia, marito e moglie, già nota alle cronache per essere stati arrestati per una vicenda che li aveva visti protagonisti per esercizio abusivo della professione medica e somministrazione di farmaci guasti o imperfetti, aveva ideato un ricettario medico che di medico e curativo aveva ben poco, soprattutto perché, per ora, una cura efficace contro il coronavirus non esiste. I finanzieri hanno oscurato i siti web della società nonché le pagine di un noto social network dove, tra l’altro, si esortavano gli utenti “…a leggere con attenzione e condividere…” i vari consigli medico-terapeutici, dispensati dal 70enne in materia di Coronavirus.