Coronavirus, il virologo Crisanti: “Sbagliato riaprire tutto e subito, in autunno rischiamo di ritrovarci al punto di partenza”

Coronavirus, il virologo Crisanti: "Quando fu deciso il lockdown c'erano 1.800 nuovi contagiati al giorno, la stessa cifra registrata ieri"
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Quando fu deciso il lockdown c’erano 1.800 nuovi contagiati al giorno, la stessa cifra registrata ieri. Non è che la situazione sia così migliorata“: il virologo Andrea Crisanti, in un’intervista a Repubblica, afferma che è sbagliato riaprire tutto e subito e occorrono test a tappeto per individuare i focolai nella Fase 2. “Ci vogliono diagnosi fatte via telefono, vanno geolocalizzati i possibili casi e con software che già esistono si può capire se in una certa area si sta formando un cluster. Se si ha questo sospetto, si chiude l’area e si fanno tamponi a tutti, come a Vo’.”

Secondo l’esperto, consulente di Zaia per combattere il coronavirus in Veneto, “non è negli ospedali che si vince questa sfida: ogni paziente ricoverato in terapia intensiva è una sconfitta. La battaglia si vince sul territorio“.

Mi sto convincendo che il caldo possa attenuare la virulenza dell’infezione, anche perché fa evaporare le goccioline di aerosol su cui viaggia il Covid-19“, ma in autunno “rischiamo di ritrovarci al punto di partenza“, “farsi trovare impreparati anche il prossimo ottobre sarebbe gravissimo“.

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