Mentre continua il lockdown e l’Italia si ferma a causa del coronavirus, proseguono invece i viaggi da incubo degli agnelli provenienti anche da molti Paesi d’Europa e diretti verso i macelli italiani dopo trasferte estenuanti. Animalisti Italiani ha contattato direttamente il Ministero della Salute nella persona del Dr. Silvio Borrello, firmatario del documento che riguarda la modifica delle disposizioni previste dal Reg. 1266/2007, chiedendo l’annullamento del provvedimento.
Tale assurda disposizione, oggetto poi di successivi chiarimenti, protrae a 72 ore il tempo di attesa che gli agnellini dovranno trascorrere all’interno dei camion prima di entrare nei macelli per poi essere sgozzati. Le misure anti-COVID19 in pratica si ripercuotono negativamente anche su coloro che fanno “la fila” per andare a morire. Sembra un film dell’orrore ma è la realtà; il titolo potrebbe essere “72 ore di agonia”.
Settantadue maledette ore, quelle trascorse da cuccioli terrorizzati perché già strappati all’amore e al calore delle loro madri e che il dipartimento del ministero giustifica asserendo che si sta tutelando il “benessere animale”, adottando al contempo, misure idonee al contenimento della “Blue tongue”, null’altro che il “virus” della febbre catarrale degli ovini.
Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, che ha parlato in prima persona con il Dr. Borrello, dichiara: “Le misure restrittive adottate in molti settori e le deroghe per il trasporto di animali nonché, in questi giorni, per la macellazione degli agnelli ci lasciano attoniti, come se il governo volesse favorire la categoria dei macellatori. Ho chiesto l’annullamento del provvedimento.
Dopo l’adozione delle misure da parte della Commissione Europea per evitare restrizioni al trasporto di animali vivi a causa dell’emergenza Covid-19, la Circolare del Ministero della Salute introduce una grave deroga alle disposizioni di legge, consentendo la sosta degli agnelli fino a 3 giorni nei piazzali del macello. Prendiamo atto di quanto dichiarato da Borrello ma allo stesso tempo pretendiamo che venga fornita all’opinione pubblica una lista dei controlli effettuati dalle autorità preposte; invochiamo la stessa “efficienza” che lo stato sta dimostrando nei confronti degli esseri umani in materia di “restrizioni”.
Quest’anno chi ancora si ostini ad osservare questa sanguinaria tradizione, che nulla ha a che vedere con la resurrezione di Gesù Cristo, è in un certo senso ancora più colpevole degli altri anni, anche e soprattutto in virtù del periodo drammatico che tutti stiamo vivendo.
La pandemia non è forse motivo più che sufficiente per cambiare i comportamenti rischiosi per la salute pubblica? Perché non riflettiamo sul crimine efferato rappresentato dall’uccisione di chi ha appena 3/4 settimane di vita per soddisfare un nostro capriccio? Ogni vita è preziosa”.
Prosegue Riccardo Manca, Vice Presidente:“Su quei camion ci sono dei neonati. Questo dovrebbe bastare per rendersi conto del misfatto che stiamo compiendo.In questa surreale situazione che ci ha travolto, è lecito affermare che l’indifferenza nei confronti della sacralità della vita non può certamente portare nulla di positivo alla collettività. Arrivare a spezzare l’amore più grande che esista al mondo, quello tra una madre e il suo cucciolo, in barba a qualsiasi tipo di pìetas o di compassione, non consentirà mai alcun tipo di ‘vera evoluzione’. Nessuna vera tradizione potrà mai legittimare il sangue di milioni di neonati incolpevoli e innocenti.”
Nel 2019, infatti, sono stati macellati in Italia quasi 2 milioni e mezzo tra agnelli e capretti, moltissimi dei quali per celebrare la Pasqua; malgrado il trend degli ultimi anni registri un cambiamento di rotta nelle scelte alimentari degli italiani, resta comunque ancora da debellare la piaga relativa alla strage degli agnelli.
Animalisti Italiani anche per quest’anno prosegue la sua battaglia per celebrare la sacralità di ogni vita tramite la campagna #Savethelamb2020.
Dal 2014, organizziamo annualmente la campagna ‘Salva l’Agnello’ per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’abbandono della orribile tradizione pasquale di cucinare l’agnello.
Ogni anno in tutta Italia, moltissimi nostri volontari si sono impegnati in un volantinaggio cruelty-free davanti alle chiese e piazze di numerosissime città per lanciare un messaggio di pietà e di amore verso tutti gli esseri viventi.
Quest’anno a causa del coronavirus tutto questo non sarà possibile; tuttavia non ci siamo persi d’animo e ci stiamo mobilitando ugualmente attraverso la comunicazione via web e un ciclo di post social ad alto impatto visivo con cui suscitare una riflessione sull’importanza delle nostre scelte alimentari. Ringraziamo in modo particolare il notissimo attore Tullio Solenghi che con un accorato appello ha chiesto agli italiani di risparmiare la vita degli innocenti agnellini supportandoci in questo importantissimo progetto.
Al suo fianco anche la moglie, la nota chef veg Laura Fiandra che insieme alla stimata collega Marina Pucello di ‘Naturalmente Crudo’ e a Carmine De Nuzzo Membro del Direttivo degli Animalisti Italiani offriranno a tutti le loro ricette pensate per un appetitoso menù pasquale vegano.