Dal 2003 al 2019, il livello degli oceani è salito di 14 millimetri in 16 anni a causa della perdita dei ghiacci in Groenlandia e Antartide. Lo svela la mappa dei satelliti della Nasa, ICESat e ICESat-2, pubblicata sulla rivista Science dal gruppo dell’Universita’ di Washington, coordinato da Benjamin Smith. Lo studio mostra che la quantita’ di ghiaccio persa, rispettivamente, da Groenlandia e Antartide e’ in media di 200 e 118 miliardi di tonnellate l’anno, con 1 miliardo di tonnellate equivalente a 400.000 piscine. “Quel che osserviamo nei ghiacci, con un dettaglio senza precedenti – spiega Smith – ha a che fare con i cambiamenti a lungo termine nel clima”.
La mappa, realizzata grazie a tecnologie laser, mostra che nel continente bianco la piattaforma di ghiaccio si e’ assottigliata di piu’ nelle regioni occidentali e nella penisola antartica. In alcune aree al di sotto di quest’ultima, ad esempio, la perdita di ghiaccio arriva fino a cinque metri in un anno. Secondo gli esperti, lo scioglimento dei ghiacci nelle regioni costiere dell’Antartide ha superato il vantaggio che invece ha contraddistinto, nello stesso periodo di 16 anni, le regioni piu’ interne.