Previsioni Meteo – Fase instabile abbastanza persistente in questi giorni sul Mediterraneo, per un ampio corridoio moderatamente depressionario aperto dalla Penisola iberica fino al Mediterraneo centrale e entro cui si susseguono fronti instabili provenienti dall’Oceano. In questo squarcio barico moderatamente ciclonico, operano nuclei instabili, talora più prossimi all’Italia, in qualche fase un po’ più decentrati a Ovest, come nella giornata odierna, ma via via con propensione a maggiore accentramento e a fasi di maltempo ancora più intense, localmente, nel corso dei prossimi giorni. Poi sarà verosimile un’attenuazione temporanea del flusso atlantico, con qualche giornata di tempo migliore in via generale e probabilmente coincidente con il weekend e l’inizio della settimana prossima. Si tratterà, tuttavia, soltanto di fasi meno instabile a carattere transitorio, per giunta ancora con fastidi, soprattutto sulle regioni settentrionali localmente anche sulla Sardegna. Transitorie, perché dal 28 di aprile, per il resto del mese e probabilmente fino ai primi di maggio, potrebbe aprirsi, e qui usiamo il condizionale, un’altra crisi barica più sostanziosa, per nuovi cavi d’onda atlantici che, dal Regno Unito e attraverso la Francia, potrebbero puntare nuovamente il Mediterraneo centrale o centro-occidentale, come visibile nelle simulazioni bariche rappresentate nell’immagine in evidenza.
Le dinamiche proposte dal modello europeo ECMWF, praticamente ultimissime, serali, sarebbero per un’altra fase instabile di un certo significato, prospettandosi un’attività ciclonica abbastanza profonda e ampia in nuova azione tra le isole maggiori, l’Algeria la Tunisia e poi in spostamento verso i mari bassi italiani. Stando a queste simulazioni, tutta l’Italia tornerebbe a essere interessata da fronti instabili atlantici con ritorno di piogge diffuse e più estese all’intero ambito nazionale. Con buona probabilità, le perturbazioni interesserebbero in una prima fase le regioni settentrionali con piogge e rovesci diffusi soprattutto su Alpi, Prealpi e al Nord-ovest, poi via via piogge sul resto dell’Italia, magari più intense sulle aree tirreniche e appenniniche relative. Le temperature, data l’estrazione occidentale della massa d’aria, dovrebbero mantenersi intorno alle medie stagionali o anche lievemente al di sopra nella prima fase del peggioramento. Trattandosi di una rivoluzione a 8-10 giorni, naturalmente necessita di conferme nei nostri quotidiani aggiornamenti sul medio-lungo periodo.