Previsioni Meteo – Conferme da parte un po’ di tutti i centri di calcolo circa il cambiamento del tempo che interverrebbe appena dopo le festività pasquali. L’alta pressione, infatti, reggerebbe fino a domenica 12, magari con qualche piccolo cedimento proprio per la ricorrenza della Pasqua, ma con poche conseguenze o solo in termini di un aumento della nuvolosità sulle regioni settentrionali e del medio Alto Tirreno. Invece, da Pasquetta e soprattutto per 3-4 giorni a seguire, l’instabilità dovrebbe farsi via via più incisiva, come del resto è stato già ampiamente prospettato sulla base di alcune indagine soprattutto sui parametri teleconnettivi. A una settimana circa dal possibile cambiamento, inizia ad acquistare una certa considerazione anche il dato ensemble dei vari modelli matematici, ossia la media di tutte le simulazioni proposte da ciascuna centro di calcolo. E proprio da questo dato deterministico iniziano a provenire le prime indicazioni circa anche la tipologia barica responsabile del possibile peggioramento.
Si tratterebbe, stando ai dati di oggi, sì di un’azione subpolare, ma con orientamento della saccatura non tanto verso il Mediterraneo centrale, piuttosto verso la Francia e poi la Spagna, quindi con asse puntato a Ovest. Ne conseguirebbe un tipo di tempo umido mediamente occidentale, con correnti instabili che dalla Spagna, Baleari, punterebbero l’Italia, mostrandosi più insidiose soprattutto per le nostre aree centro-settentrionali. Nella cartina precipitazioni, abbiamo in qualche modo evidenziato, sulla base degli ultimissimi dati, quali potrebbero essere le regioni maggiormente interessate da piogge, iniziando soprattutto da lunedì di Pasquetta, poi ancora di più verso metà mese e per qualche giorno oltre. Le nubi e le piogge sarebbero più ricorrenti e anche più insistenti su tutti i settori Alpini, Prealpini e sul medio-alto Tirreno, fino anche alle Pianura Padana centro occidentale. Piogge ricorrenti, ma magari in forma un po’ meno intensa rispetto alle aree citate, su gran parte delle regioni centro-settentrionali in genere, mentre precipitazioni più irregolari riguarderebbero la Sardegna, localmente il basso Tirreno fino alla Campania, Nord Puglia e Nord Lucania. Sulle aree estreme meridionali e sul basso Adriatico, possibili fenomeni più esigui, magari non del tutto esclusi, ma in un contesto di tempo mediamente meno instabile. Sotto il profilo termico, il peggioramento si assocerebbe a aria mediamente meridionale, quindi non fredda, anzi sopra media un po’ ovunque sul territori nazionale, dai 2/4°C sopra al Centro Nord, fino anche ai 5/7°C oltre la norma al Sud.
Si tratta di un primo prospetto, secondo un approccio deterministico più credibile a quella distanza temporale, ma naturalmente esso va aggiornato quotidianamente sulla base di dati via via nuovi acquisiti.