Piuttosto incisivo ma veloce il raid instabile nordeuropeo che nelle ultime 24 ore ha interessato l’Italia. Ci sono stati piogge e temporali diffusi su buona parte delle nostre regioni, in particolare su quelle centrali adriatiche e, localmente, le precipitazioni sono stati anche relativamente abbondanti, intorno ai 20-30 mm. Il passaggio instabile ha determinato anche un sensibile calo delle temperature, tant’è che questa mattina si sono registrati valori minimi di poco sopra lo zero sulle colline interne appenniniche, soprattutto centro-meridionali, e temperature intorno ai -2/-3°C alle quote tra 1400 e 1500 m, sia appenniniche che alpine. Poche variazioni nei valori minimi su coste e pianure, mediamente variabili tra +6 e +13°C, fino anche a +15/+16°C sulle pianure e sulle coste meridionali tra Sicilia, Calabria e Sardegna, dove le correnti più fredde da Nord non sono riuscite e penetrare.
In queste ore mattutine, oramai i fronti instabili sono evoluti verso la Grecia. Al loro seguito restano dei moderati addensamenti di nubi basse localmente presenti sul medio Adriatico, tra Marche, Abruzzo, altri addensamenti localizzati sulla Puglia, sulla Lucania e sulla Calabria, ma senza altri fenomeni associati o soltanto qualche residuo, isolato piovasco o breve rovescio, più probabile sulla Calabria meridionale. Sul resto del paese sole splendente ovunque. Da segnalare una ventilazione moderata a tratti sostenuta mediamente orientale un po’ su tutti i bacini e settori centro-meridionali, più intensa sullo Ionio in mare aperto, sul basso Tirreno, sulle Bocche di Bonifacio e sul basso Adriatico, con raffiche localmente anche oltre i 50-60 km orari.
Per i prossimi giorni e fino al weekend, l’alta pressione tornerà prepotente su tutta l’Italia portando belle giornate primaverili, anzi una fase dichiaratamente estiva verso il fine settimana. In seno all’onda dinamica sub-tropicale, infatti, giungeranno termiche davvero calde per il periodo, con isoterme che, sulle isole maggiori, potrebbero portarsi fino a +15/+16°C intorno ai 1500 m, 12/14°C diffusi sulle aree del medio basso Tirreno e su quelle meridionali. Termiche di questo spessore potrebbero significare temperature massime al suolo, come mostrato nell’ultima immagine, tra +28 e +30°C fino a punte anche di 31°C localmente, in particolare tra sabato e domenica sulle due isole maggiori. Ma proprio nel weekend, potrebbero aversi anche primi sintomi di un successivo cambiamento con infiltrazioni di correnti umide occidentali che potrebbero portare un po’ più di nubi e qualche pioggia su parte delle regioni settentrionali, in particolare su quelle di Nordovest.Nei prossimi editoriali un approfondimento sul tempo per la terza decade di aprile.