A partire dalle ore 03,51 del 26.04.2020, si è verificato nell’area flegrea uno sciame sismico, localizzato nella zona di Solfatara-Pisciarelli. Lo sciame è stato costituito da una sequenza di 34 scosse di magnitudo compresa tra 0.0 e 3.1, e con una profondità ipocentrale compresa tra 1 e 2 km.
I sismologi della Sezione Osservatorio Vesuviano dell’INGV analizzando gli eventi, non hanno rilevato anomalie rispetto all’andamento attuale della crisi bradisismica in atto nell’area dal 2005, caratterizzata da un sollevamento più marcato nella zona centrale costiera della caldera. Per quanto attiene alla peculiarità del sollevamento attualmente osservato, è noto che in queste fasi è possibile il verificarsi di eventi sismici, anche in sciame, che in alcuni casi possono essere avvertiti dalla popolazione.
Occorre rimarcare, tuttavia, che gli eventi sismici, compresi quelli che avvengono in aree vulcaniche, non sono prevedibili. Pertanto non è possibile fare valutazioni sull’evoluzione di tali fenomeni. Si precisa che, con riferimento allo sciame del 26 aprile 2020, non si sono rilevati elementi di novità rispetto alla situazione ordinariamente osservata.
I geochimici dell’Osservatorio Vesuviano, dopo aver effettuato rilievi sulle fumarole dell’area di Solfatara-Pisciarelli, hanno segnalato che non c’è stata l’apertura di nuove bocche. In questo periodo di emergenza COVID-19, l’INGV garantisce la piena operatività delle sue Sale di monitoraggio sismico, vulcanico e allerta maremoto di Roma, Napoli e Catania e della reperibilità dei gruppi di emergenza, in assoluta sicurezza per tutti coloro che vi operano.