Neurology Today, rivista dell’Accademia americana di Neurologia, riporta il primo caso di encefalopatia acuta necrotizzante legata al Coronavirus: è stata diagnosticata su una persona di 58 anni, dipendente di una compagnia aerea.
Il paziente è stato trasferito il 19 marzo all’Henry Ford Health System di Detroit, negli Stati Uniti: aveva tosse, febbre e uno stato mentale alterato, era sveglio ma non pienamente lucido, sapeva dire solo il nome e non rispondeva ad altre domande. Le sue condizioni sono peggiorate nel corso di due settimane ed è risultato positivo al Coronavirus.
La diagnosi di encefalopatia è avvenuta a seguito di una serie di analisi, e dopo una risonanza magnetica.
Su “Radiology” gli studiosi del centro ospedaliero hanno spiegato che “l’encefalopatia necrotizzante acuta è una rara complicanza dell’influenza e di altre infezioni virali ed è stata correlata a tempeste intracraniche di citochine, che provocano la rottura della barriera emato-encefalica“.