“Per cercare di salvare le coltivazioni gli agricoltori sono stati addirittura costretti ad intervenire in molti casi con le irrigazioni di soccorso.” E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento agli effetti della primavera più secca degli ultimi 60 anni secondo l’analisi realizzata da Meteo Expert dalla quale si evidenzia che le regioni del Nord Italia sono le piu’ provate, con una anomalia del -70%, ma sono in sofferenza anche le regioni del Centro e quelle del Sud, dove il deficit di pioggia e’ rispettivamente del 59% e 41%. Gli effetti si fanno sentire sulle coltivazioni coni terreni a secco che hanno bisogno di acqua affinché i campi di mais e barbabietola riescano a germogliare, mentre frumento, pomodoro da industria, ortaggi ed erba medica sono già in stress idrico. Ma se non ci sarà un profondo cambiamento a breve, con adeguate precipitazioni, mancherà in molte aziende – conclude la Coldiretti – l’acqua necessaria per la crescita delle colture con un rischio per le forniture alimentare del Paese in un momento di riduzione degli scambi commerciali per effetto dell’emergenza coronavirus.