Terremoto Calabria, sciame sismico al largo della costa ionica crotonese: “Sequenze comuni, solitamente terminano dopo pochi giorni o qualche settimana”

Gli esperti commentano lo sciame sismico che da stanotte sta interessando la costa ionica crotonese: l'analisi del blog INGVterremoti
MeteoWeb

In un articolo apparso sul blog INGVterremoti, gli esperti commentano lo sciame sismico che da stanotte sta interessando la costa ionica crotonese. Ecco l’analisi.

“Da questa notte, 3 aprile 2020, la costa ionica della Calabria è interessata da una sequenza sismica, iniziata con un terremoto di magnitudo Mw 3.5 alle ore 05:13:05 italiane. La mattina del 2 aprile erano stati localizzati 3 piccoli eventi con magnitudo massima pari a 2.0 tra le ore 7:12 e le 7:35 italiane.

Gli eventi localizzati finora (ore 18:00 del 3 aprile) sono 19 e sono 4 quelli di magnitudo maggiore di 3.0, riportati nella tabella sotto.

I più forti sono avvenuti alle ore 05:52:04 italiane di magnitudo Mw 4.0 (Ml 3.8) alle ore 16:18:55 italiane di magnitudo Mw 3.9 (Ml 3.9).

Sismicità lungo la costa ionica calabrese vicino Crotone. In blu, gli eventi sismici che si sono verificati dal 1985 al 2018. In giallo quelli dal 1 gennaio 2019 al 3 aprile 2020, con gli eventi delle ultime 24 ore in arancione.

Come riportato in articoli di febbraio e marzo, sequenze di questo tipo sono comuni in Calabria, così come in molte altre regioni d’Italia. Statisticamente, la maggior parte di esse termina dopo pochi giorni o qualche settimana, ma in alcuni casi possono durare più a lungo, soprattutto nei casi in cui si manifesti un terremoto più forte. Ricordiamo che negli ultimi mesi la Calabria è stata interessata da altre sequenze con eventi di magnitudo comparabile con quella odierna, lungo il versante meridionale della Sila, lungo la costa ionica crotonese vicino Cirò Marina (KR), lungo la costa ionica catanzarese vicino Catanzaro Lido e lungo la costa tirrenica della Calabria alla foce del fiume Savuto, tra le province di Catanzaro e Cosenza, tra i comuni di Nocera Terinese, Falerna e Amantea.

Come si evince dalle Mappe del risentimento sismico in scala MCS elaborate per i due terremoti più forti a partire dai questionari online elaborati e disponibili sul sito www.haisentitoilterremoto.it, i terremoti sono stati avvertiti prevalentemente dalla popolazione della città di Crotone: il livello di risentimento per questi eventi è pari al IV grado MCS.

Mappa del risentimento sismico in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) che mostra la distribuzione degli effetti sul territorio del terremoto di magnitudo Mw 3.9 delle ore 16:18 italiane, come ricostruito dai questionari on line. La stella indica l’epicentro del terremoto, i cerchi colorati si riferiscono alle intensità associate a ogni comune. La legenda sulla destra indica il livello di risentimento, che per questo evento ha fatto registrare dei picchi del IV grado MCS. Nella didascalia in alto sono indicate le caratteristiche del terremoto: data, magnitudo, profondità e ora locale. Viene inoltre indicato il numero dei questionari elaborati per ottenere la mappa della figura.

Non è semplice trovare terremoti storici analoghi con epicentro in mare. Generalmente i terremoti del catalogo storico sono localizzati dove si hanno le osservazioni di danneggiamento maggiori, quindi comunque in terra. Se però si osserva una distribuzione parziale o asimmetrica delle località costiere interessate da un terremoto storico, si può ipotizzare che il terremoto abbia avuto epicentro in mare.

La sismicità storica nell’area dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15).

Nel caso dell’area interessata dalla sequenza odierna, nel Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) troviamo un evento sismico rilevante: quello dell’8 marzo 1832 di magnitudo stimata 6.7 (intensità MCS pari al X grado).

La storia sismica di Crotone è nota dal Seicento in poi. La segnalazione più antica risale al terremoto del 27 marzo 1638, quando Crotone subì effetti macrosismici pari al grado VI-VII MCS. Crotone ha subito danni in occasione di altri 8 forti terremoti con danni fino al VIII-IX grado MCS in occasione degli eventi del 1638 (magnitudo stimata 6.8) e del 1832 (magnitudo stimata 6.7).

Come accennato in altri articoli sulla Calabria, l’area interessata dall’attuale sequenza è molto vicina alle zone dell’appennino calabro che hanno pericolosità sismica molto alta, come testimoniato da alcuni forti terremoti che soprattutto fra il Seicento e il Novecento hanno colpito diversi settori del territorio regionale fino al terremoto del 28 dicembre 1908 di Messina e Reggio Calabria”.

A cura del GdL INGVterremoti

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