Terremoto Croazia, fatta esplodere la guglia della cattedrale di Zagabria per ragioni di sicurezza [FOTO]

Rimossa la guglia della torre settentrionale della Cattedrale di Zagabria, rimasta seriamente danneggiata dopo il terremoto di magnitudo 5.5 del 22 marzo
/
MeteoWeb

Dopo il forte terremoto di magnitudo 5.5 che il 22 marzo scorso ha colpito la capitale della Croazia, oggi è stata rimossa la guglia della torre settentrionale della Cattedrale di Zagabria, rimasta seriamente danneggiata. Da un punto di vista tecnico si e’ trattato di una operazione molto complessa per la quale si e’ fatto ricorso a una gru alta 150 metri di 500 tonnellate. Per staccare la guglia e’ stata adoperata anche una quantita’ minore di esplosivo, posta da un gruppo di esperti alpinisti. Un raggio di 200 metri dalla cattedrale e’ stato messo in sicurezza con il divieto totale di circolazione. L’operazione ha destato un grande interesse della stampa, ed e’ stata trasmessa in diretta su tutte le emittenti televisive.

La decisione di rimuovere la guglia, che raggiunge l’altezza di 108 metri, con in cima una pesante croce di pietra, e’ stata presa dopo che un’ispezione della torre ha mostrato seri danni strutturali, con il rischio che potesse crollare e causare vittime e ulteriori danni alla chiesa. L’altra guglia, quella della torre meridionale, e’ crollata nel terremoto, cadendo sul tetto dell’adiacente sede arcivescovile, che ha subito danni maggiori della stessa chiesa.

Il terremoto ha causato ingenti danni a centinaia di edifici del centro storico, tra i quali molte chiese, il Palazzo del Parlamento, musei, alla sede del Rettorato dell’Universita’ di Zagabria, tutti costruiti a cavallo tra il XIX e il XX secolo. La cattedrale di Zagabria, dedicata all’Assunzione di Maria ed ai due re santi Stefano I e Ladislao I, e’ l’edificio di culto piu’ alto del paese, 108 metri con le guglie. L’edificio e’ stato completamente ricostruito in stile neogotico alla fine dell’Ottocento, dopo che la cattedrale precedente crollo’ nel terremoto del 1880, piu’ forte di quello che ha colpito Zagabria il mese scorso.

Condividi