In Alto Adige ci siamo: i locali chiusi hanno le ore contate. Da questa mattina sono aperti i parrucchieri, che dalle prime ore del mattino, hanno ricevuto i clienti con orario prolungato. Per smaltire le lunghe liste d’attesa, dopo due mesi di lockdown e capelli lunghe, alcuni saloni sono aperti sei giorni alla settimana, dalle 7 alle 21. Come previsto dalla legge provinciale approvata la scorsa settimana oggi anche i bar e ristoranti sono partiti con il servizio a tavola.
“Possono essere accettati solo clienti su prenotazione, niente riviste patinate da sfogliare e soprattutto mascherine e guanti per tutti”,precisa Carlo Fenice, titolare del Salon Mirage a Bolzano. La legge provinciale vieta anche l’attesa nel negozio e quindi i clienti successivi attendono in strada, nonostante una leggere pioggia. All’ingresso viene misurata la temperatura corporea del cliente con il termoscan e annotati nome, recapito e orario di trattamento. I parrucchieri indossano mascherine Ffp2, mentre per il taglio della barba va indossata anche la visiera, per i clienti basta invece una mascherina qualsiasi. Come nei bar e ristoranti la distanza minima e’ di due metri. Uno dei primi clienti a lasciare il salone si dice tranquillo. “Timori zero. Sono contento che abbiano riaperto, per loro, ma anche per me”, commenta. Dopo un periodo di attivita’ con caffe’ e cibo d’asporto e consegna a domicilio, hanno ripreso il servizio ai tavoli ristoranti e bar. Per i camerieri e cuochi vige l’obbligo di mascherina. “Abbiamo distanziato i tavoli, come previsto, di due metri, ciascuno solo con un posto“, spiega Gigi Villalta del bar-ristorante Pic Nic. “Per rispettare le regole siamo passati dai 30 posti, che avevamo prima, ad otto”. La giornata piovosa ha invece impedito l’utilizzo dei tavoli all’aperto. La legge provinciale ha dato via libera anche ai musei, ma il lunedi’ e’ tradizionale giorno di chiusura.
Gli alberghi apriranno invece il 25 maggio. “A Pentecoste il turismo sara’ di certo solo locale, comunque anche a noi piace fare vacanze qui. Speriamo di poter accogliere a giugno oppure luglio anche i turisti tedeschi”, cosi’ il governatore Arno Kompatscher. Negli alberghi – ha ribadito – ci saranno “i piu’ alti standard di sicurezza” per evitare contagi, come termoscan al check in. Le zone wellness potranno solo aprire con apposite zone “safe area” con test Covid in loco. Una ripartenza sara’ comunque assai difficile senza i tedeschi, che in alcune zone rappresentano ben oltre il 70% dei pernottamenti in Alto Adige.
Si parte dunque da Bolzano e da tutto l’alto Adige: hanno già riaperto parrucchieri, bar e ristoranti, come previsto dalla legge provinciale approvata la scorsa settimana. I saloni stanno ricevendo i primi clienti con orario prolungato, in alcuni casi dalle 7 alle 21,per smaltire le lunghe liste d’attesa. Secondo le direttive provinciali, i parrucchieri indossano mascherine Ffp2, per i clienti basta una mascherina qualsiasi.