Coronavirus, in Alto Adige si riparte: in vigore da oggi la nuova legge sulla Fase 2, spostamenti senza autocertificazione e riapertura delle attività

Coronavirus: in Alto Adige al via la "ripresa graduale delle libertà di movimento, delle attività economiche e delle relazioni sociali"
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Il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano ha approvato nella notte con 28 sì, 6 astensioni e un voto contrario la legge che determina le misure per il contenimento del contagio del Coronavirus e “la ripresa graduale delle libertà di movimento delle cittadine e dei cittadini, delle attività economiche e delle relazioni sociali”. Il disegno di legge era stato approvato la scorsa settimana dalla Giunta provinciale. Dopo che la prima fase dell’emergenza è stata affrontata in modo unitario in tutto il territorio nazionale, “la Provincia vuole affrontare questa Fase 2 all’insegna dell’applicazione della nostra autonomia”, ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher. “Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità. Questa Fase 2 e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell’autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini”, ha aggiunto.

Sicurezza e responsabilità

L’andamento dell’epidemia, che in Alto Adige ha portato ad avere un indice di contagio R0 al di sotto dell’1, è stata secondo il Landeshauptmann la pre-condizione per arrivare a fissare le regole di #AltoAdigesiriparte. Nuove regole che si sono rese necessarie sia per le famiglie che per l’economia, “un settore che con il Lockdown ha subito conseguenze che non possono essere sottovalutate“. L’impatto di questa crisi, ha aggiunto Kompatscher, sarà nettamente superiore alla crisi finanziaria del 2008. È quindi necessario consentire nuovamente la ripartenza della vita sociale ed economica in una “modalità sicura”. “Dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure, abbiamo deciso di intraprendere il nostro percorso legislativo autonomo”, ha aggiunto. Dopo la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione, che avverrà probabilmente oggi pomeriggio (venerdì), la legge sarà subito in vigore.

Nuova legge in vigore da oggi

La nuova legge prevede la libertà di movimento sul territorio regionale senza autocertificazioni. A decorrere dall’entrata in vigore è prevista la ripresa delle attività economiche, con la riapertura delle attività commerciali, produttive industriali e artigianali. A decorrere dall’11 maggio, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, possono riaprire “le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti” ed anche i servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Dalla stessa data saranno riprenderanno piena attività anche i musei e le istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili. Dal 18 maggio, seguendo dettagliati protocolli di sicurezza, possono essere di nuovo offerti i servizi per l’infanzia. Il 25 maggio è invece la data fissata per la riapertura delle strutture ricettive presenti sul territorio provinciale. Le misure della legge riguardano ambiti in cui la Provincia ha la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali.

Con quattro articoli e in circa 50 pagine, la legge fissa modi e tempi della ripartenza. Nell’articolato vi sono le norme generali a cui tutti si devono attenere in particolare nel settore delle attività economiche. Negli allegati sono dettagliatamente descritti tutti i protocolli di sicurezza concordati con le parti sociali. Di seguito una sintesi delle misure più importanti.

Gli spostamenti dei cittadini

La nuova legge dispone quindi che negli spostamenti nel territorio della provincia di Bolzano si osservino il divieto di assembramento, l’obbligo di distanziamento interpersonale e vadano utilizzate, da parte degli adulti e dei bambini in età scolare, protezioni delle vie respiratorie in tutti i casi in cui vi sia la possibilità di incontrare altre persone, compreso lungo marciapiedi e passeggiate, e, sempre, nei luoghi chiusi. Gli spostamenti, all’interno del territorio provinciale e nel territorio trentino, sono liberi, mentre quelli verso altre regioni sono consentiti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi previsti dalla normativa statale. Se Austria e Svizzera lo consentiranno, sarà possibile varcare i rispettivi confini.  Ad una distanza da altre persone inferiore ai due metri è obbligatorio l’uso delle mascherine e, anche con i dispositivi di protezione, va tenuta la distanza di un metro. Di particolare importanza è anche la raccomandazione a lavarsi le mani frequentemente e di portare con sé un disinfettante per le mani.

Attività sportiva all’aperto

L’attività sportiva può essere svolta all’aperto rispettando una distanza di tre metri dalle altre persone. Sono ammesse le attività all’aperto che non assumono la forma di sport di squadra, ed è vietato l’uso di spogliatoi e docce. Se non è possibile rispettare la distanza di tre metri quando si pratica l’attività sportiva, va usata la mascherina.

Manifestazioni pubbliche

Le manifestazioni pubbliche sono vietate. Il presidente della Provincia può autorizzare singoli eventi, se non prevedono contatti fra i partecipanti come ad esempio il cinema con gli spettatori seduti nella propria auto. Per quanto riguarda le manifestazioni a carattere religioso come le messe, il presidente emanerà un’apposita ordinanza.

Assistenza all’infanzia dal 18 maggio

L’assistenza all’infanzia nelle microstrutture e presso le Tagesmütter può iniziare progressivamente a partire dal 18 maggio anche se con condizioni diverse e più rigide. Queste valgono anche per i progetti di assistenza estiva ed i gruppi dedicati al gioco, gli Elki ed altre forme d’assistenza sostenute dalla mano pubblica che verranno realizzate quest’anno. Un cambiamento significativo è rappresentato dalla riduzione delle dimensioni dei gruppi. Nel caso di bambini al di sotto dei 6 anni i gruppi potranno essere composti da un massimo di 4 bambini, mentre al di sopra dei 6 anni i gruppi potranno essere composti al massimo da sei bambini. La composizione dei gruppi dovrà rimanere costante e si dovranno evitare i contatti tra gruppi diversi. Per quanto riguarda la partecipazione sarà data la precedenza ai bambini i cui genitori, che per ragioni di lavoro o per altri motivi, non sono in grado di seguire personalmente i propri figli.  Laddove possibile le offerte di assistenza ed i progetti dovranno svolgersi all’aperto e sempre nello stesso luogo.

Servizio d’emergenza negli asili e nella scuola primaria

Le medesime dimensioni dei gruppi (4 per i bambini al di sotto dei 6 anni e 6 al di sopra di questa età) valgono anche per il cosiddetto servizio di emergenza negli asili e nelle scuole primarie dove viene offerta un’assistenza di mezza giornata senza il vitto. Ulteriori dettagli verranno illustrati nell’ambito di una specifica delibera che verrà adottata prossimamente da parte della Giunta provinciale. Per quanto riguarda i maturandi può essere offerta dalle scuole una consulenza didattica per gruppi composti al massimo da 6 studenti con un distanziamento minimo tra loro di 2 metri. Le scuole professionali possono nuovamente organizzare i praticantati previsti per la qualificazione professionale.

Economia

Oltre alle norme generali che si applicano a tutte le attività economiche, la legge prevede anche norme specifiche che si applicano a ciascun settore interessato. La ripresa di tutte le attività economiche è subordinata al rispetto di una distanza di sicurezza di almeno due metri tra le persone, alla copertura di bocca e naso per il personale e i clienti in caso di contatti inferiori ai due metri e al rispetto delle norme igieniche e di pulizia. Nelle aree di ingresso e di uscita, nei servizi igienici e nel maggior numero possibile di posti deve essere messo a disposizione del disinfettante.

La regola di 1/10

Per evitare una densità di persone troppo elevata nelle stanze e nelle aree, alle attività economiche si applica la cosiddetta regola di 1/10, secondo la quale viene definito un rapporto tra superficie e numero massimo possibile di persone. I proprietari o gli utenti delle aree sono obbligati a garantire la disponibilità di dieci metri quadrati di spazio per persona. Questo è l’unico modo per evitare affollamenti e consentire a ciascuno di osservare la regola della distanza. La regola di 1/10 non viene applicata nel settore della ristorazione.

Commercio al dettaglio

Tutti i negozi e le attività commerciali possono riprendere l’attività con l’entrata in vigore della legge. Si prescrive l’uso di guanti monouso principalmente alla vendita e all’acquisto di alimenti. Le aree di cassa devono essere separate con un dispositivo di protezione. L’accesso al negozio deve essere scaglionato. Gli orari di apertura possono essere prolungati a questo scopo fino al massimo alle ore 22. Ad eccezione dei piccoli negozi fino a 50 metri quadri, si applica la regola di 1/10. Ciò significa che in un negozio al dettaglio può essere presente un solo cliente ogni 10 metri quadri.

Professioni della cura alla persona

I saloni di parrucchiere e i saloni di bellezza possono riprendere le attività a partire dall’11 maggio. Poiché in questi casi operatore e cliente si trovano a meno di un metro di distanza l’uno dall’altro per un periodo di tempo più lungo, il primo deve utilizzare una maschera FFP2. Questo requisito è generalmente previsto in generale in tutte le situazioni di prossimità. Personale e clienti non devono avere febbre, da misurarsi sul posto. Entrambi devono utilizzare guanti monouso.

Commercio, industria e edilizia

Le attività produttive sono già generalmente consentite e i lavori nei cantieri sono già in corso. Anche in questo caso si applicano le norme generali della legge. Secondo la nuova legge provinciale, in futuro si distinguerà tra tre zone, una zona verde (lavoro all’aperto a più di tre metri di distanza tra i lavoratori, veicolo aziendale con un dipendente), una zona gialla (zona parzialmente coperta e ben ventilata ad almeno un metro di distanza, veicolo aziendale con più dipendenti) e una zona rossa (lavoro in interni non ventilati, sospetto contagio da coronavirus di un dipendente). Tranne che nella zona verde, la protezione della bocca è obbligatoria ovunque. Il datore di lavoro è tenuto a misurare giornalmente la temperatura corporea di ogni lavoratore prima di entrare nel cantiere o a far confermare l’assenza di febbre mediante autodichiarazione. Inoltre, ci sono obblighi di disinfezione per i lavoratori e per i servizi igienici del cantiere.

Gastronomia

L’11 maggio anche la gastronomia può riaprire. Nei ristoranti e nei bar non sono ammessi più ospiti di quanti siano i posti a sedere. I tavoli devono essere disposti in modo che la distanza tra le persone sia di due metri. I membri della stessa famiglia che vivono insieme sono esenti da questa regola. La distanza può essere minore se tra le persone vengono installati dispositivi di separazione adeguati per prevenire il contagio tramite le goccioline veicolo dell’infezione. Solo a tavola si può fare a meno della protezione respiratoria. Il personale di servizio deve utilizzare maschere di tipo FFP2. La disinfezione delle mani è obbligatoria prima e dopo l’uso della toilette.

Strutture ricettive

Nel caso delle strutture ricettive turistiche, la regola di 1/10 si applica alle aree comuni, ad eccezione delle sale da pranzo. Le piscine all’aperto possono riaprire, mentre non possono farlo le piscine coperte e le saune – a meno che lo stabilimento non sia una cosiddetta “Covid-Protected-Area”, dove tutti i dipendenti e gli ospiti sono testati per la Covid-19. Chi si serve al buffet deve coprirsi la bocca e il naso.

Agricoltura

I terreni agricoli e gli orti possono essere coltivati nel rispetto delle misure di sicurezza. Ciò vale anche per la gestione delle foreste, la caccia e la pesca, nonché per la cura degli animali da allevamento.

Cultura

Anche la vita culturale ricomincerà da lunedì. Musei, biblioteche e centri giovanili potranno riaprire le loro porte a partire dall’11 maggio, secondo regole generali come l’uso della mascherina e la distanza di due metri. Attività culturali sono considerate anche le attività di formazione continua. Queste possono essere effettuate solo su appuntamento e richiedono la misurazione giornaliera della febbre del personale con termometro laser e una misurazione della febbre dei partecipanti all’inizio dell’attività.

Monitoraggio costante e ordinanze

La legge prevede anche che venga istituita una commissione di esperti, come organo tecnico consultivo della Provincia. La commissione effettua il monitoraggio costante dell’andamento della curva del contagio da COVID-19 e propone al Presidente della Provincia, in caso di ripresa del numero dei contagi, l’adozione di idonei provvedimenti. Nella legge è previsto anche che il presidente, se lo permetterà l’andamento del contagio, potrà firmare nuove ordinanze che consentiranno progressivamente un ritorno alla normalità.

Misure nella sanità

Le misure per la “ripartenza” previste nella legge sono accompagnate da prescrizioni sanitarie per evitare la diffusione del contagio. L’Azienda sanitaria aumenterà le capacitá di svolgimento dei test, prevedendo anche test sierologici e test veloci per i gruppi a rischio. Eventuali focolai possono essere quindi identificati e contenuti in anticipo. Anche i servizi sanitari saranno rafforzati e nel caso ri-aumenti il numero dei contagiati possono velocemente essere allestiti i servizi di terapia intensiva. Con informazioni e campagne mirate la Provincia e l’Azienda sanitaria incoraggeranno l’opinione pubblica al rispetto di tutte le misure di prevenzione.

Il settore sociale si prepara all’apertura

La legge provinciale prevede inoltre che i Servizi sociali possano riprendere la loro attività. Il relativo piano di aperture dovrà essere regolamentato con un’apposita delibera della Giunta provinciale e in quest’ambito dovrà essere fissato anche il quadro temporale delle aperture. Come già comunicato attualmente si sta lavorando anche ad una tabella di marcia per quanto riguarda l’apertura delle residenze per anziani. Per il momento e per un determinato periodo di tempo non sono ancora previste le visite dei familiari e delle persone esterne alle strutture.

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