Coronavirus, le curve dell’epidemia in Italia: FOCUS sul numero dei decessi giornalieri, potrebbero azzerarsi entro la prima metà di giugno

Emergenza Coronavirus in Italia: entro la prima metà del mese di giugno i decessi legati al Covid-19 dovrebbero finalmente esaurirsi
MeteoWeb

Sono trascorsi quasi tre mesi da quando l’epidemia di coronavirus è esplosa in Italia. Sin dall’inizio è emersa l’enorme gravità dell’evento che da lì a pochi giorni avrebbe travolto l’intera Europa.

L’Italia è stata l’epicentro della pandemia che in Cina aveva già causato migliaia di vittime. Con una serie di articoli abbiamo cercato di seguire l’andamento e la diffusione della malattia. Ci siamo serviti di grafici e di curve per cercare di capire quale fosse la reale portata di un evento che avrebbe ben presto cambiato radicalmente la nostra società.

Inizialmente abbiamo usato il numero dei decessi giornalieri al fine di seguire, con strumenti matematici, l’evoluzione del fenomeno. Ben presto però ci si è resi conto che i dati ufficiali erano sottostimati e quindi non costituivano un insieme omogeneo ed attendibile. Mancavano i decessi avvenuti, sia nelle case di riposo che nelle abitazioni private. A quel punto è apparso più ragionevole utilizzare, per le varie proiezioni da effettuare, il numero dei ricoveri in terapia intensiva.

Il picco dei ricoveri in terapia intensiva è avvenuto nella prima decade del mese di aprile, così come avevamo previsto nelle analisi precedenti.

Oggi siamo in grado di ritornare sul dato numerico più rappresentativo della gravità dell’epidemia: il numero dei decessi giornalieri. Probabilmente le diverse situazioni critiche nelle RSA sono ora sotto controllo, pertanto i dati ufficiali sui decessi giornalieri sono sicuramente più attendibili.

Nel primo articolo di questa serie abbiamo affermato di non essere in grado di stabilire la fine dell’epidemia. Oggi, servendoci sempre degli strumenti matematici in nostro possesso, possiamo stimare una data entro la quale ciò potrebbe avvenire. Non dobbiamo mai dimenticare comunque, che si analizzano dati numerici riferiti ad un evento su scala nazionale. Ogni modifica delle attuali condizioni, anche in una sola regione, può cambiare risultati e proiezioni.

Le curve di seguito riportate sono ottenute con l’utilizzo di medie mobili ponderate su diversi periodi.

Iniziamo la nostra analisi dal grafico della proiezione dell’incremento dei decessi giornalieri, fig. 1

Tale curva è ricavabile direttamente dai dati in nostro possesso fino alla data attuale, dopo di che è stata calcolata una sua proiezione. Essa mostra il suo massimo dal 14 al 21 marzo; nell’ultimo mese e per il futuro, è stabilmente posizionata in una regione negativa. Se tutto procederà come accade in questi giorni, dovremmo avere una continua decrescita dei decessi giornalieri.

Passiamo all’analisi della curva della proiezione dei decessi giornalieri, fig. 2

Questa curva mostra il suo picco nei giorni a cavallo tra il mese di marzo e di aprile. Sono stati questi i giorni da incubo che probabilmente non dimenticheremo mai. La curva mostra una discesa molto lenta. Anche questo dato, di per sé molto negativo, non era prevedibile. Dall’evoluzione dell’epidemia in Cina ci saremmo aspettati una discesa molto più rapida, associata a un più veloce contenimento della malattia. Purtroppo invece la curva si estende seguendo un andamento non lineare fino al mese di giugno inoltrato. Da questa curva emerge che, entro la prima metà del mese di giugno, i decessi legati al Covid-19 dovrebbero finalmente esaurirsi. Tutto ciò entro le normali fluttuazioni delle previsioni statistiche. Pertanto qualche ulteriore caso isolato è da attendersi anche dopo tale data, durante il periodo estivo.

Con i risultati sin qui esposti, integrando la curva di fig. 2, siamo ora in grado di stabilire la proiezione del numero totale dei decessi, fig. 3

Questa curva può essere ritenuta la sintesi della vicenda legata all’epidemia di Covid-19 in Italia. Anche essa è una proiezione che mostra come nel mese di giugno, allorquando potremo sperare essere tutto sostanzialmente finito, arriveremo probabilmente a contare oltre 33000 decessi ufficiali. A questi numeri si dovranno aggiungere tutti gli altri casi non conteggiati ufficialmente e dei quali abbiamo accennato precedentemente. Fonti non ufficiali parlano di almeno altri 5000 decessi causati dal coronavirus. La somma arriverà drammaticamente ad avvicinarsi all’incredibile numero di 38000/40000 morti.  Fino a due mesi fa tali valori sembravano essere inimmaginabili.

Purtroppo la realtà dei fatti ha abbondantemente superato le più fosche previsioni.

A cura di Giovanni Falcicchia

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