“Noi dobbiamo combattere gli imbecilli doppi: l’imbecille normale è quello che non porta la mascherina, poi c’è l’imbecille doppio che è quello che porta la mascherina, ma la porta appesa al collo come un ciondolo“: lo ha affermato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto questa mattina all’inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva del Covid Hospital di Boscotrecase (Napoli).
De Luca ha spiegato che chi non indossa correttamente la mascherina “è scemo due volte, perché si prende il fastidio e non si prende neanche la tutela sanitaria“.
“Se ho apprensione per i dati dei prossimi giorni? Io ho i brividi addosso, altro che apprensione“, ha detto il presidente. “In questo fine settimana sapremo quali sono le ricadute della riapertura del 4 maggio. Dopo due settimane ci sarà l’incubazione del virus e sapremo se ci sarà qualche focolaio che si riprende. Ovviamente noi ci siamo preparati a tutto“. Sulle ulteriori riaperture dal 18 maggio in poi, De Luca ha ribadito: “Prendiamo atto innanzitutto delle linee guida che approva il Governo sulla base delle indicazioni dell’Istituto superiore di sanità. Quella è la traccia alla quale dovremo attenerci”.
“Dev’essere chiaro che da oggi in poi, senza il senso di responsabilità e l’autocontrollo dei cittadini, non basterà nessuna ordinanza. Se questo senso di responsabilità non c’è, dobbiamo prepararci a una tragedia“.
De Luca ha sottolineato che “in Campania è obbligatorio l’uso della mascherina ed è obbligatorio che tutte le forze dell’ordine e le polizie municipali siano attente e sanzionino quelli che non rispettano le ordinanze, perché se tutti quanti girano la testa dall’altra parte, noi andremo verso una tragedia. E’ bene dirlo chiaro e forte: se abbiamo i cittadini che rispettano le ordinanze, mantengono un livello elementare di protezione, le mascherine sempre indossate, la distanza e il lavaggio delle mani, credo che potremo aprire tutte le attività. Se questo senso di responsabilità non c’è, dobbiamo prepararci a una tragedia, tutto qua“.